Operazione Cheope: tutti assolti nel caso della piramide di integratori

Dopo più di due anni di indagine, il tribunale di Rimini ha assolto tutti gli imputati con formula piena, dichiarando che "il fatto non sussiste

A cura di Redazione
13 giugno 2024 06:20
Operazione Cheope: tutti assolti nel caso della piramide di integratori - Immagine di repertorio
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L’operazione Cheope, condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini, aveva messo sotto accusa la Vi Italia Srl, una società di integratori sportivi e prodotti dimagranti, per un presunto sistema piramidale illecito coinvolgente oltre 10mila persone. La società, con sede a Milano, faceva parte del gruppo internazionale Vi, con capogruppo statunitense ViSalus.

Tra i fondatori di Vi Italia c’era un sammarinese di 39 anni e altri leader chiave tra cui un romano di 44 anni, un riccionese di 56 e un comasco di 52. Anche due riminesi di 24 e 51 anni erano tra i 13 imputati.

Dopo più di due anni di indagine, il tribunale di Rimini ha assolto tutti gli imputati con formula piena, dichiarando che “il fatto non sussiste”. Le difese hanno dimostrato che i guadagni provenivano principalmente dalla vendita dei prodotti e non da attività illecite. Già in precedenza, il Tribunale del Riesame di Rimini aveva revocato il sequestro di oltre 7 milioni di euro. (Vedi notizia)

Il pubblico ministero aveva richiesto una pena pecuniaria di 100mila euro per ciascun imputato, ma il giudice ha riconosciuto la legittimità dell’operazione commerciale della Vi Italia.

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