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Operazione Riviera: arresti per sette pilastri della mafia Adriatica

Per i condannati le pene da espiare in carcere vanno da un minimo di quattro anni ad un massimo di dieci

A cura di Redazione
15 aprile 2024 13:11
Operazione Riviera: arresti per sette pilastri della mafia Adriatica - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Sette ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio esecuzioni della procura generale di Perugia a carico di altrettanti condannati, oltre 50 anni di carcere in totale da espiare, sono stati eseguiti negli ultimi giorni a Potenza Picena e Montelupone, nel maceratese, Mondolfo (Pesaro Urbino), Volterra (Pistoia), Viterbo, Pesaro e Parma. L’Ufficio guidato da Sergio Sottani ha reso noto che gli arrestati, tutti italiani, facevano parte di un’unica associazione di stampo mafioso dedita a commettere vari delitti che vanno dallo spaccio di stupefacenti all’usura, fino all’estorsione ai danni di gestori di locali notturni e imprenditori. Secondo la ricostruzione accusatoria, questi ultimi venivano costretti dalla banda a pagare ingenti somme di denaro, dietro la minaccia di aggressioni fisiche, con armi, o gravi danni ai locali da loro gestiti. I fatti di cui sono accusati i sette arrestati sono stati collocati a partire dal 2009 nella riviera adriatica, tra Marche e Abruzzo, in particolare le zone di Recanati, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Fano, Castelfidardo, Martinsicuro. Sempre in base a quanto si legge in un comunicato della Procura generale per le minacce la banda acquistava armi ed esplosivo che venivano ‘pagati’ con notevoli quantitativi di droga, perlopiù cocaina. Per i condannati le pene da espiare in carcere vanno da un minimo di quattro anni ad un massimo di dieci.

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