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Panetta: “I dazi minacciano il Pil globale, Italia vitale ma fragile”

Il governatore di Bankitalia avverte: la guerra commerciale pesa sulla crescita mondiale. Monito su salari fermi da 20 anni, debito elevato e costi energetici

A cura di Redazione
30 maggio 2025 12:46
Panetta: “I dazi minacciano il Pil globale, Italia vitale ma fragile” - © Ansa
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Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha lanciato un severo monito nelle sue Considerazioni finali all'assemblea annuale di Palazzo Koch. Al centro del discorso, i pericoli derivanti dalla nuova ondata protezionistica globale, l'innovazione tecnologica concentrata in poche mani, e le fragilità strutturali dell'economia italiana. 

“I dazi minacciano la crescita globale”

 Secondo Panetta, la guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti “potrebbe sottrarre quasi un punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio”. Un allarme chiaro su una dinamica che rischia di compromettere il 5% degli scambi globali già oggi, spingendo l’economia internazionale “su una traiettoria pericolosa”. 

Il rischio della concentrazione tecnologica

 Non meno preoccupante, secondo il governatore, è la crescente concentrazione di potere economico nelle mani di poche grandi multinazionali tecnologiche. “Queste aziende guidano l’innovazione, controllano enormi volumi di dati e mettono a rischio la concorrenza”, ha avvertito, sottolineando la necessità di politiche che garantiscano mercati equi e competitivi. 

Italia: segnali positivi, ma è solo l’inizio

 Guardando all’Italia, Panetta ha riconosciuto “segni di vitalità”, sottolineando come i recenti giudizi positivi delle agenzie di rating siano un segnale incoraggiante. Tuttavia, il governatore invita alla prudenza: “Siamo solo all’inizio. Il debito pubblico resta elevato e i bilanci devono restare prudenti”. 

Salari stagnanti e costi energetici

 Uno dei passaggi più critici riguarda il lavoro. “I salari in Italia sono ancora sotto i livelli del 2000”, ha denunciato Panetta. “Serve un rilancio dell’innovazione e della produttività per garantire una crescita sostenibile dei redditi”. Ha poi definito “urgente” un intervento sui costi dell’energia, indicandoli come uno dei principali freni alla competitività delle imprese italiane. 

Nessun intervento di Bankitalia nel risiko bancario

 Infine, Panetta ha chiarito la posizione dell’istituto centrale rispetto alle possibili operazioni di fusione e acquisizione nel settore bancario: “È il mercato a decidere”, ha dichiarato, confermando che Bankitalia non intende interferire nel cosiddetto risiko bancario.

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