Pensioni, doppia stretta nella manovra: uscita più tardiva dal 2032

Allungamento della “finestra mobile” fino a sei mesi e riduzione del valore del riscatto della laurea breve. Slittano al 2033 i fondi per il Ponte sullo Stretto

A cura di Glauco Valentini Redazione
16 dicembre 2025 19:36
Pensioni, doppia stretta nella manovra: uscita più tardiva dal 2032 - © Ansa
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Nuove modifiche alla manovra economica segnano una doppia stretta sul sistema pensionistico. A partire dal 2032 aumenterà il periodo di attesa necessario per ricevere la pensione anticipata: la cosiddetta “finestra mobile” passerà dagli attuali 3 a 4 mesi, salirà a 5 mesi nel 2033 e raggiungerà i 6 mesi dal 2034.

Un ulteriore intervento scatterà già dal 2031, quando il riscatto della laurea breve avrà un peso minore nel calcolo pensionistico, incidendo negativamente soprattutto sulle prospettive di uscita anticipata per i lavoratori più giovani.

Tra i nuovi emendamenti presentati dal governo figurano anche misure di carattere economico e industriale. È previsto un anticipo di risorse pari a 1,3 miliardi di euro per il settore assicurativo, mentre l’iperammortamento per le imprese viene esteso su base triennale. Introdotto inoltre il meccanismo del silenzio-assenso per il Tfr, che punta a facilitare il trasferimento del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione.

Capitolo infrastrutture: slittano al 2033 i fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina, pari a 780 milioni di euro. Il rinvio è motivato dai rallentamenti dell’iter amministrativo, in seguito allo stop imposto dalla Corte dei Conti. Dura la reazione dell’opposizione, che parla di un’“opera di fatto bloccata” e chiede di destinare le risorse ad altri interventi prioritari.

Replica il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che difende il progetto: «Se la politica è unita sulla Metro C di Roma, non si capisce perché non possa esserlo anche sul Ponte sullo Stretto».

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