Processo Santanchè rinviato al 16 settembre: "Rischio prescrizione"
Il rinvio è stato duramente contestato dalla Procura, che ha sollevato preoccupazioni per il possibile allungamento dei tempi

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno disposto il rinvio al 16 settembre del processo per falso in bilancio che vede tra gli imputati la ministra del Turismo Daniela Santanchè, nell’ambito dell’inchiesta su Visibilia, la società editoriale da lei fondata.
La nuova udienza servirà, tra l’altro, per decidere sulla richiesta delle difese di estromettere dal processo le parti civili, ovvero alcuni piccoli azionisti della società, che si sono costituiti per chiedere il risarcimento dei danni.
Il rinvio è stato duramente contestato dalla Procura, che ha sollevato preoccupazioni per il possibile allungamento dei tempi. I pubblici ministeri hanno sottolineato il concreto rischio di prescrizione e richiamato il principio della "ragionevole durata del processo", sancito anche dalla Costituzione. "Con questi ritmi – hanno dichiarato – si rischia di andare troppo in là, compromettendo l’interesse della giustizia".
Il procedimento riguarda presunte irregolarità nei bilanci di Visibilia Spa e Visibilia Editore, e coinvolge altri imputati oltre alla ministra. Santanchè ha sempre respinto ogni accusa, rivendicando la correttezza del proprio operato.
L’attenzione sul caso resta alta, sia per la rilevanza politica della figura coinvolta, sia per le implicazioni sulla tutela dei piccoli investitori nel mercato azionario.