Rangzen, la band riminese si racconta tra sonorità rock ricercate e impegno sociale

Il frontman Claudio Cardelli: "la registrazione ad Abbey Road il momento più emozionante"

A cura di Redazione
13 luglio 2025 05:48
Rangzen, la band riminese si racconta tra sonorità rock ricercate e impegno sociale - Rangzen in concerto
Rangzen in concerto
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La band riminese dei Rangzen, fondata nel 1997 da Claudio Cardelli, viene definita dallo stesso chitarrista e frontman del gruppo una vera e propria "scuola di rock", data la vastità e complessità della proposta che porta ad ogni concerto. Nel proprio repertorio infatti la band conta più di 1000 brani di musica rock anni '60 e anni '70, a partire dai Beatles (220 canzoni) e dai Rolling Stones (120). Nuovi brani vengono aggiunti continuamente, l'esperienza live di un concerto dei Ranzen propone un'offerta variegata e sorprendente, una performance composta non solo da grandi hit ma anche da scelte ricercate di gusto ed originalità.

La line up della band vede Claudio Cardelli alle chitarre, Riccardo Cardelli a voce, tastiere, chitarra, flauto, armonica, Francesco Cardelli a basso e chitarra, Enrico Giannini a tastiera e basso, Marco Vannoni alla batteria, Andrea Garavelli alle percussioni (quest'ultimo con apparizioni saltuarie).

"Rangzen" è il termine tibetano che significa libertà: è infatti noto l'impegno che da sempre Cardelli (fondatore dell'associazione culturale Italia-Tibet) e la band hanno dimostrato nell'aiuto e nel sostegno alla causa tibetana, già diversi anni prima della fondazione della band. Come racconta lo stesso frontman, in casa si è sempre respirato un clima di accoglienza: per questo, di comune accordo con i figli, componenti anch'essi della band, è stata naturale la scelta di questo termine a testimonianza dell'omaggio alla nazione tibetana. L'unicità di questa scelta destò da subito l'attenzione della stampa permettendo ai Rangzen di distinguersi fin dagli inizi. 

Dopo l'esordio al teatro Novelli nel 1998, la band iniziò un percorso che la portò ad esibirsi in importanti palcoscenici a livello internazionale, dal Cavern di Liverpool alla Tibet House di New York, fino al John Lennon Memorial di Central Park. Dopo essersi fatti notare al Tibet Day in Svizzera (paese che ospita una numerosa comunità tibetana) la band potè esibirsi a Dharamsala, in India, di fronte al Dalai Lama e a un pubblico di 10000 persone (in occasione del 40esimo anniversario della fondazione del Tibetan Children's Village), in un anfiteatro ricavato in mezzo ad una zona montuosa. Sempre a Dharamsala Cardelli racconta di aver suonato anche nel locale "Mc Leod", il cui proprietario, date le ridotte dimensioni dello stabile, era costretto ogni 15 minuti a far "ruotare" il pubblico facendo entrare nuovi ascoltatori.

I Rangzen con il Dalai Lama
I Rangzen con il Dalai Lama


L'oriente ha sempre rappresentato per Cardelli, grande appassionato di viaggi, un luogo intrigante e misterioso, oggetto di ammirazione. Con il buddhismo non ha una esperienza personale di credente, ma la frequentazione con persone di questo credo ha modificato il suo rapporto con gli altri e con il mondo. Da quando era giovane, infatti, nota un cambiamento radicale nell'essere più altruista, nell'aver capito che in molti contesti la gentilezza e il dialogo siano armi vincenti.

Nonostante i numerosi concerti nazionali e internazionali, il frontman non ha dubbi su quale sia il ricordo più emozionante della sua carriera: la registrazione di un album nel celebre Studio 2 di Abbey Road, avvenuta nel Gennaio 2005. 

Gabriele Nanni

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