Regione, bando 10,1milioni per sostituire stufe inquinanti
Nel dettaglio il provvedimento sarà rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell'Emilia Romagna già assegnatari


Dopo un primo bando varato per la sostituzione di caldaie, stufe e vecchi camini con dispositivi di ultima generazione, la Regione Emilia-Romagna aveva presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo scorso agosto, un nuovo progetto per rifinanziarne un secondo ed “ha appena ricevuto il via libera con uno stanziamento pari a 10 milioni e 139.000 euro per il prossimo anno”. Lo comunica, in una nota, la stessa Regione. “Il primo bando ha visto esaurire le risorse messe a disposizione nel mese di maggio prima della scadenza naturale al 31 dicembre 2023. Riproponiamo, quindi, una misura molto attesa – osserva la vicepresidente regionale con delega all’Ambiente, Irene Priolo-. Un segnale dell’attenzione che i nostri cittadini hanno nei confronti dell’efficientamento energetico e un’ulteriore opportunità per il miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo”. Le risorse messe a disposizione dal primo bando ammontavano complessivamente a 11,5 milioni di euro nel triennio 2021-2023. Non appena il Ministero renderà efficace il decreto di impegno delle nuove risorse, sarà aperto il nuovo bando, che consentirà incentivi per la sostituzione degli impianti inquinanti a biomasse. Nel dettaglio il provvedimento, come il precedente, sarà rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, a decorrere dal primo gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse-Gestore servizi energetici.