Riccione: con laboratorio Fontanelle quartiere messo a nuovo, più sicuro e con iniziative culturali
Il progetto Laboratorio Fontanelle promuove rigenerazione urbana e eventi culturali per migliorare la comunità

È stato presentato oggi (martedì 13 maggio) in piazza Fontanelle, nel centro di quartiere, il progetto Laboratorio Fontanelle, parte integrante del più ampio intervento di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Riccione, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Polizia locale.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Laboratorio Fontanelle” erano presenti Sandra Villa, vicesindaca del Comune di Riccione e assessora alla Cultura, Simone Gobbi, presidente del Consiglio comunale, e gli assessori Simone Imola (Lavori pubblici) e Marina Zoffoli (Quartieri), oltre alla comandante della Polizia locale Isotta Macini insieme al vice comandante Vincenzo Giuliani. Inoltre per Città Teatro erano presenti Francesca Airaudo, presidente dell’associazione, e Giorgia Penzo, responsabile artistica e organizzativa.
I lavori di rigenerazione e messa in sicurezza del quartiere sono ufficialmente partiti e i primi risultati saranno visibili già entro la fine di maggio.“Si tratta di un progetto strategico che unisce sicurezza, cura dello spazio pubblico e valorizzazione culturale, con l’obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita nel quartiere Fontanelle e rafforzare il senso di comunità tra i suoi abitanti”, spiega l’amministrazione comunale.
Il cuore dell’intervento è rappresentato dal nuovo impianto di videosorveglianza, che prevede l’installazione di telecamere ad alta definizione in punti strategici, individuati in stretta collaborazione con la Polizia locale. Le immagini, gestite in tempo reale dalla centrale operativa, permetteranno interventi tempestivi in caso di segnalazioni o situazioni anomale.
Il sistema integra tecnologie intelligenti per il riconoscimento delle targhe (Ocr, Optical Character Recognition), il monitoraggio dei flussi e la rilevazione di anomalie, garantendo registrazioni 24 ore su 24 in conformità alle normative sulla privacy.
L’intervento sulla sicurezza, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo complessivo di 112.500 euro, si inserisce in una visione più ampia che prevede anche il rinnovo dell’illuminazione pubblica, la sistemazione degli arredi urbani, la cura del verde – con particolare attenzione al Parco dei Normanni – e una serie di azioni volte a rafforzare il tessuto sociale del quartiere.

A fianco degli interventi materiali, “Laboratorio Fontanelle – M-Argini culturali: teste calde, acque mosse” rappresenta il cuore culturale e relazionale del progetto.
Il programma, curato dalla compagnia Città Teatro, prenderà vita da maggio ad agosto 2025 e porterà nel quartiere eventi, spettacoli, laboratori e momenti di incontro multiculturali e intergenerazionali, coinvolgendo attivamente cittadini, scuole, associazioni e operatori locali.
“Ispirato al progetto pilota realizzato nel 2023 nel quartiere San Lorenzo, Laboratorio Fontanelle – spiega l’amministrazione comunale – intende tracciare una nuova mappa di volti, storie ed esperienze nel contesto urbano, trasformando il quartiere in un palcoscenico a cielo aperto. Gli artisti di Città Teatro daranno vita a una serie di iniziative pensate per costruire relazioni, celebrare le identità culturali presenti e alimentare il senso di appartenenza”.
Il progetto “fa della cultura uno strumento concreto di rigenerazione urbana e sociale, capace di accompagnare la trasformazione degli spazi pubblici in luoghi vissuti, condivisi e sicuri”.
Durante la conferenza stampa è stato evidenziato come il progetto“accolga l’input della Regione Emilia-Romagna e della Polizia locale, che invitano ad affiancare agli investimenti infrastrutturali in sicurezza e decoro una programmazione articolata di attività socio-culturali. L’obiettivo è costruire un percorso sinergico tra realtà locali, privati cittadini e comunità, promuovendo un approccio partecipativo e creativo”.
Alla base del progetto simbolico e narrativo è stato scelto un elemento fortemente identitario: l’acqua. “L’acqua che dà il nome al quartiere Fontanelle, quella delle antiche sorgenti, la prossimità al mare e alla prima collina. L’acqua come elemento naturale e spirituale, simbolo di rinnovamento e trasformazione. L’acqua che, se ferma, marcisce; se mossa, gioisce; se costretta, tracima; se posta sul fuoco, divampa”, è stato spiegato da Città Teatro in conferenza stampa.
Sotto queste metafore si articolerà un ciclo di iniziative che intende rendere più “fluido” il dialogo tra generazioni, “idratare” le fratture sociali tra nuovi arrivati e abitanti storici, “smuovere come un’onda” l’interesse e la partecipazione di cittadini e visitatori. Le criticità segnalate da residenti e istituzioni vengono affrontate e reinterpretate: le parole-spauracchio si trasformano in occasioni di racconto e attrazione, valorizzando la cultura come motore di coesione.
Il progetto è curato artisticamente da Città Teatro e coinvolge la rete di realtà locali: dalla Comunità Parrocchiale Stella Maris alle famiglie residenti, dalle associazioni Anmic, Fontanelle Futura, Millepiedi, ai Centri di Buon Vicinato, fino alle istituzioni scolastiche e sociali.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero e aperte a tutti. Gli eventi con prenotazione obbligatoria sono segnalati.