Riccione, la Lipu in presidio per salvare il Pino d’Aleppo centenario

Arianna Lanci (Lipu Rimini): "È il momento di una scelta politica. Difendiamo il bene comune e la voce della natura minacciata dalla speculazione edilizia"

A cura di Redazione
21 luglio 2025 08:32
Riccione, la Lipu in presidio per salvare il Pino d’Aleppo centenario - Il cedro abbattuto
Il cedro abbattuto
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Questa mattina, lunedì 21 luglio, Arianna Lanci, delegata Lipu per la Provincia di Rimini, ha annunciato la presenza sul luogo in via Ciceruacchio 10 per difendere i diritti del Pino d'Aleppo centenario, albero simbolico minacciato da un intervento edilizio controverso, che ha già portato all’abbattimento di altri esemplari.

Secondo Lanci, si tratta dell’ennesimo caso di speculazione avallata da scelte politiche poco lungimiranti. L’impegno della Lipu e dei cittadini presenti è rivolto non solo alla tutela del Pino d'Aleppo, ma anche alla salvaguardia di un bene comune: il respiro, come lei stessa lo definisce, cioè la vita naturale che alberi e vegetazione rappresentano per tutti.

"La situazione è estremamente incerta – ha dichiarato – non ci è stato comunicato nulla di ufficiale: non sappiamo se l’abbattimento avverrà stamattina, nel pomeriggio o nei giorni successivi. E non sappiamo nemmeno se esista ancora una possibilità concreta di salvare questo albero".

La delegata Lipu ha inoltre comunicato il rifiuto dell’incontro previsto per oggi alle 13 presso il Comune di Riccione, giudicato inaccettabile se l’obiettivo è solo quello di discutere il "sacrificio" del Pino. "Nessuna trattativa può giustificare l’abbattimento di un albero centenario", afferma, appellandosi direttamente alla Sindaca e sottolineando che ora è il momento di una scelta politica chiara e responsabile.

"Ogni albero abbattuto è un danno incalcolabile, non solo ecologico, ma anche culturale, storico e morale. Figuriamoci quando si tratta di un albero che potrebbe rientrare a pieno titolo tra quelli monumentali".

Lanci richiama infine un pensiero della biologa e scrittrice Rachel Carson, che sosteneva che nessun bambino dovrebbe crescere senza ascoltare il canto degli uccelli all’alba. "Purtroppo – conclude – oggi siamo circondati da persone che quel canto non lo hanno mai udito, e forse non lo sentiranno mai. Eppure la natura ha bisogno di noi. Noi siamo natura".

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