Rimini ai vertici dell’inflazione: stangata estiva su cibo e spesa

Federconsumatori lancia l’allarme: +820 euro annui a famiglia, +275 solo per il cibo

A cura di Redazione
16 luglio 2025 15:03
Rimini ai vertici dell’inflazione: stangata estiva su cibo e spesa -
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Federconsumatori Rimini: estate bollente, torna a crescere l’inflazione, soprattutto sul carrello della spesa e sui beni alimentari. Ricadute da 820 euro annui per famiglia.

A giugno, il tasso di inflazione è tornato a salire, attestandosi al +2,7%, con un incremento dell’1,1% rispetto al mese precedente e dell’1% al di sopra della media nazionale. Un aumento dovuto principalmente alle tensioni sui prezzi dei beni alimentari, che registrano un +4,4% e trascinano verso l’alto i costi dei beni di prima necessità, incidendo in particolare sul carrello della spesa.

Secondo Federconsumatori Rimini, si tratta di un dato particolarmente allarmante per due motivi: da un lato, perché Rimini si conferma stabilmente ai vertici delle classifiche inflattive nazionali, con aumenti di prezzo più marcati rispetto alla media; dall’altro, perché i rincari maggiori riguardano settori vitali come l’alimentazione. Tra gli aumenti più significativi si segnalano: pane e cereali +2,9%, carni +3,8%, pesce e prodotti ittici +2,6%, latte, uova e formaggi +5,4%, frutta +6%, vegetali +2,9%, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi +7,4%, caffè, tè, cacao +27,4%, acque minerali, bevande analcoliche e succhi +3,8%.

Questi rincari, sottolinea l’associazione, colpiscono in modo più pesante e spesso insostenibile le famiglie a basso reddito. Si stima infatti che, con l’inflazione ai livelli attuali, una famiglia media riminese debba affrontare una spesa aggiuntiva annua di circa 820 euro, di cui ben 275 euro solo per il comparto alimentare.

Federconsumatori evidenzia come tali aumenti accentuino le disuguaglianze economiche e sociali, soprattutto nel consumo alimentare, dove si registra un crescente numero di famiglie costrette a tagli e rinunce. L’Osservatorio dell’associazione riporta una riduzione del 16,9% nel consumo di carne e pesce, con un orientamento verso prodotti meno costosi e di qualità inferiore. Cresce inoltre il numero di cittadini (51%) che ricorre a offerte, sconti o acquisti di prodotti prossimi alla scadenza, così come aumenta del 12,1% la spesa nei discount.

Alla luce di questa situazione, Federconsumatori Rimini sollecita interventi urgenti da parte del Governo per contrastare i rincari, sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e frenare eventuali fenomeni speculativi. In particolare, l’associazione ritiene indispensabile: la rimodulazione dell’IVA sui generi di largo consumo, che potrebbe garantire un risparmio di oltre 516 euro l’anno per famiglia; la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e un’azione decisa contro la povertà alimentare; la riforma degli oneri di sistema sulle forniture energetiche, eliminando voci obsolete e redistribuendole sulla fiscalità generale; lo stanziamento di risorse adeguate a favore della sanità pubblica; una riforma fiscale equa, finalizzata al sostegno dei redditi medio-bassi.

Federconsumatori conclude ribadendo la necessità di un intervento rapido e concreto, per offrire respiro alle famiglie e stabilità all’intero sistema economico.

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