Rimini ha ospitato per la prima volta in Italia la Conferenza Internazionale di Geodesia. Presenti quasi 700 scienziati

Sono intervenuti quasi 700 scienziati da 49 paesi, in prevalenza da Cina, Germania e Italia

A cura di Redazione
04 settembre 2025 11:30
Rimini ha ospitato per la prima volta in Italia la Conferenza Internazionale di Geodesia. Presenti quasi 700 scienziati -
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Si conclude domani al Palacongressi di Rimini la Conferenza Internazionale quadriennale della IAG, l’Associazione Internazionale di Geodesia, che promuove la cooperazione scientifica e la ricerca in geodesia su scala globale, regionale e locale. All’evento scientifico, ospitato per la prima volta in Italia, sono intervenuti quasi 700 scienziati da 49 paesi, in prevalenza da Cina, Germania e Italia, ma anche da Stati Uniti d’America, Australia, Emirati Arabi e perfino dalla Nuova Guinea.

“Abbiamo condiviso con la comunità scientifica internazionale contributi di altissimo livello – il commento dei promotori dell’evento Susanna Zerbini del Dipartimento di Fisica e Astronomia e Stefano Gandolfi del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna – La ricerca scientifica, abbinata al costante sviluppo tecnologico, fornisce informazioni di straordinaria precisione sulle variazioni di tutte le componenti del sistema Terra (geosfera, criosfera, idrosfera ed atmosfera) fondamentali per una informazione corretta necessaria per una gestione del territorio in un contesto di cambiamento climatico.

Il supporto dell’Università di Bologna, di Unirimini e degli sponsor, ha consentito la realizzazione di un evento scientifico di alto spessore culturale. La sede congressuale, gestita da IEG, è stata particolarmente apprezzata da tutti i partecipanti per l’alto livello tecnologico e per i servizi offerti”.

Di grande rilevanza gli argomenti scientifici trattati, a partire dal contributo che la geodesia offre allo studio di problemi di grande attualità anche legati al cambiamento climatico dovuto sia a cause naturali che antropiche: scioglimento dei ghiacciai, subsidenza, studio dell’atmosfera, monitoraggio di frane attraverso tecnologie satellitari solo per citarne alcuni.

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