Rimini: perseguitava e ricattava la ex con materiale intimo, 50enne condannato a 3 anni

Condanna a 3 anni di reclusione per atti persecutori, assoluzione per l’ipotesi accusatoria di violenza sessuale aggravata: si è concluso così il processo a carico di un 50enne originario fuori Regione e residente nel riminese, difeso dall’avvocato Angelo Gencarelli.

L’imputato era accusato di atti di stalking verso la ex compagna, una donna italiana. L’uomo non avrebbe accettato la decisione della donna di chiudere la loro relazione sentimentale, iniziata nel 2019, così, secondo le accuse, iniziò a presentarsi sotto la sua abitazione, citofonando e pretendendo di parlare con lei, oppure sul luogo di lavoro. Già durante la convivenza, secondo quanto riferito dalla sua compagna, aveva assunto atteggiamenti violenti.

Ma dopo averlo lasciato e dopo una prima denuncia, sfociata in un divieto di avvicinamento, lei aveva rimesso la querela. Una riappacificazione durata poco, con l’inizio degli atti persecutori dal giorno della scadenza del divieto di avvicinamento, il 13 febbraio 2021, e una nuova denuncia sfociata in un ammonimento del Questore verso il 50enne, emesso il 13 maggio 2021.

A inizio dicembre 2021 i rapporti tra i due ex compagni sembravano essere tornati alla normalità, ma nel 2022 le condotte persecutorie ripresero. Lei presentò denuncia ai Carabinieri nel mese di febbraio e a marzo scattò l’arresto: con l’accusa anche di violenza sessuale aggravata da un ricatto. L’uomo nel gennaio 2022, secondo gli inquirenti, l’aveva costretta ad avere un rapporto sessuale in un hotel di Misano, altrimenti lui avrebbe diffuso un audio registrato di nascosto, che testimoniava un loro incontro intimo avvenuto durante il periodo di riappacificazione.