Rimini sceglie i mutui green: risparmi e vantaggi per chi investe in efficienza energetica
Nella provincia romagnola, il Loan-to-Value (rapporto tra importo richiesto e valore dell’immobile) dei mutui green scende al 64,5%
A Rimini cresce l’interesse per i mutui green, strumenti finanziari destinati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica. Rispetto ai mutui tradizionali, le opzioni “verdi” offrono tassi di interesse più bassi, riducendo le rate mensili e il costo complessivo del finanziamento: su un mutuo a 20 anni da 180.000 € a tasso fisso, la rata scende di circa 41 €, con un risparmio totale di quasi 10.000 € sugli interessi.
Sono le rilevazioni dell’Osservatorio di MutuiOnline.it
Nella provincia di Rimini, il rapporto tra importo richiesto e valore dell’immobile (Loan-to-Value) per i mutui green è il più basso della regione, pari al 64,5%, rendendo più accessibili le abitazioni sostenibili. Gli immobili oggetto di finanziamento green hanno un valore medio superiore a quelli tradizionali (circa 263.000 €) e i richiedenti tendono a essere leggermente più giovani, puntando a durate di mutuo leggermente più lunghe.
L’adozione dei mutui green riflette un crescente interesse per la sostenibilità energetica e per soluzioni abitative efficienti, in linea con le politiche europee per la transizione ecologica.
“I mutui green rappresentano un’opportunità per molti consumatori di ottenere condizioni di finanziamento molto competitive, soprattutto alla luce del recente adeguamento della direttiva europea” - spiega Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Product di MutuiOnline.it - “Ora questi mutui possono essere concessi anche a immobili in classe energetica C o D, a differenza di quanto accadeva in passato quando dovevano appartenere alla classe A o B, e i nuovi criteri includono la valutazione di altri fattori come l’anno di costruzione, la zona climatica dove si trova la casa e dell’indice di prestazione energetica dell’edificio. Il sistema aggiornato di valutazione dell’immobile permette di allargare la quota di case italiane che rientrano tra quelle acquistabili attraverso un finanziamento “verde”, anche se al momento solo un numero limitato di istituti di credito ha adottato le nuove direttive, includendo anche le case di classe C o facendo direttamente riferimento al PED (indice di prestazione energetica).”
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