Rimini, scia di sangue sulle strade: vittime in aumento (+45%) nonostante il trend regionale
Nel 2024 decessi passati da 11 a 16. La vicinanza alla costa e le grandi arterie pesano sulla sicurezza dei conducenti
Nel 2024 l’Emilia-Romagna ha registrato 16.758 incidenti stradali, con 273 morti e 21.632 feriti. Rispetto al 2023, il numero complessivo di incidenti e feriti è stabile, mentre le vittime calano del 2,2%, meglio della media nazionale (-0,3%). Sul lungo periodo, rispetto al 2010, le morti in regione sono diminuite del 31,9%.
Tuttavia, la situazione non è uniforme sul territorio. Le province emiliane come Bologna e Modena mostrano significativi miglioramenti, mentre in Romagna i dati sono in controtendenza. A Rimini, le vittime sono aumentate da 11 a 16 (+5). Peggiorano anche Ravenna (+10) e Forlì-Cesena (+11). Il tasso di mortalità più elevato della regione resta a Ravenna (9,8 decessi ogni 100mila abitanti), seguito da Ferrara (8,5) e Forlì-Cesena (7,6).
L’incidentalità maggiore si concentra lungo la costa e nei capoluoghi, con la statale 495 come strada più pericolosa e la Via Emilia (Statale 9) la più critica per numero di sinistri. A Rimini, la vicinanza alla costa e le arterie principali contribuiscono all’aumento dei sinistri gravi. Gli incidenti più letali avvengono su strade extraurbane e autostrade, mentre la maggior parte dei sinistri si registra in ambito urbano.
Il costo sociale dell’incidentalità in regione è stimato in 1,7 miliardi di euro, pari a 377 euro per abitante. Le principali cause degli incidenti rimangono guida distratta, velocità eccessiva e mancato rispetto della distanza di sicurezza.
10.1°