Rimini, tasso di delittuosità raddoppiato: appello all’educazione sentimentale

Un evento organizzato da Cgil Rimini, Rompi il Silenzio e Dire Uomo mette in luce la necessità di un’educazione sentimentale per contrastare l’aumento dei femminicidi e della violenza sessuale nella provincia di Rimini

Nella provincia di Rimini, si sono registrati livelli preoccupanti di violenza sessuale, spingendo le organizzazioni locali a unirsi per affrontare questo importante tema. L’evento, organizzato da Cgil Rimini insieme a Rompi il Silenzio e Dire Uomo, si terrà giovedì 23 novembre al Cinema Teatro Tiberio, come parte delle iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’Italia affronta gravi problematiche sociali legate al sessismo, alla violenza di genere e alle discriminazioni, ostacolando un progresso equo e giusto. A questa situazione si aggiunge il persistente fenomeno dei femminicidi, che nel 2023 ha già reclamato la vita di 103 donne, tra cui Giulia Cecchettin.

Secondo i dati del Servizio analisi criminale del Dipartimento pubblica sicurezza, dall’inizio dell’anno fino al 12 novembre, sono stati commessi 285 omicidi, di cui 102 vittime donne, di cui 82 all’interno dell’ambito familiare o affettivo. In particolare, 53 donne hanno perso la vita per mano del partner o dell’ex partner. Questi dati mostrano un aumento degli omicidi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Inoltre, l’Osservatorio di genere della Provincia di Rimini ha segnalato un alto tasso di violenze sessuali denunciate nella zona nel 2021, con un tasso di delittuosità che supera la media nazionale (quasi il doppio) e regionale. Sono state infatti 54 le violenze sessuali denunciate in provincia di Rimini nel 2021 (erano 37 nel 2020 e 42 nel 2019); spingendo così il tasso di delittuosità al 16 su 100.000 abitanti (Emilia – Romagna 14,2 ; Italia 8,9).

Un aspetto cruciale emerso è la necessità di un’educazione sentimentale fin dai primi anni di scuola. La diffusione gratuita della pornografia attraverso i dispositivi mobili ha influenzato la percezione dell’identità maschile, privando i giovani di un adeguato sviluppo emotivo. Monica Lanfranco sottolinea l’importanza di concentrarsi sul corpo, sulle emozioni e sulle relazioni umane, indicando l’empatia e il rispetto come antidoti fondamentali contro la violenza.

L’evento del 23 novembre al Cinema Teatro Tiberio di Rimini ospiterà una tavola rotonda per riflettere su questi temi cruciali. Si discuterà dell’urgenza di iniziative strutturali per l’educazione ai sentimenti e alla prevenzione della violenza di genere, spingendo le istituzioni locali a promuovere un sistema educativo che si affidi a una rete associativa radicata nella lotta contro la violenza e la prevenzione dei femminicidi.

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