Rina se ne va (ma tornerà): il rinoceronte dorato vola a Parigi per la mostra dedicata a Fellini

Con i suoi 180 kg approderà in uno dei santuari mondiali della settima arte: il palazzo della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé

A cura di Redazione
19 settembre 2023 14:27
Rina se ne va (ma tornerà): il rinoceronte dorato vola a Parigi per la mostra dedicata a Fellini - Il rinoceronte Rina da Rimini caricato per il trasporto
Il rinoceronte Rina da Rimini caricato per il trasporto
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Dopo un paio di anni di riposo nei giardini del Grand Hotel, la Rina – così è stata battezzata dai media che l’hanno seguita in tutti i suoi viaggi, dal Lido di Venezia alla Festa del cinema di Roma – l’ambasciatrice del Fellini Museum e indimenticabile protagonista de E la nave va di Fellini, è di nuovo in partenza.

Con i suoi 180 kg di polistirolo e resina, approderà in uno dei santuari mondiali della settima arte: il palazzo della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé di Parigi, un edificio di oltre 2000 metri quadrati progettato nel 2014 da Renzo Piano.

Pathé, assieme alla Gaumont, è una delle più antiche case cinematografiche al mondo; Charles, il suo fondatore, è tra coloro che hanno trasformato il cinema da spettacolo viaggiante in una vera e propria industria, prima realizzando teatri di posa poi intuendo che i film prodotti era più conveniente noleggiarli, attraverso agenzie indipendenti, che venderli. Una rivoluzione, che ha consolidato il primato della sala sulla piazza e posto le basi dell’attuale sistema di distribuzione. E tra le centinaia di film prodotti in più di un secolo di storia, Pathé annovera anche Il Gattopardo di Luchino Visconti e soprattutto La dolce vita di Fellini.

Dal 5 ottobre 2023 al 27 gennaio 2024 la sede della Fondazione ospiterà la mostra ‘Fellini: Maestro!, un’esposizione di fotografie, manifesti, documenti d’archivio, disegni, costumi provenienti da alcune tra le principali istituzioni pubbliche e collezioni private. Oltre che a Rina, il Fellini Museum sarà presente con tre caricature del fondo Bassetti disegnate con gessetti colorati da Fellini nel 1937 per il cinema Fulgor e lo schizzo a matita e pennarello dell’uccello amoroso per il film Casanova datato 1975.

“Portare il proprio simbolo in uno dei templi del cinema -commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad – è per il Fellini Museum insieme un riconoscimento e un’opportunità. Significa entrare nel circuito delle grandi istituzioni che nel mondo si dedicano alla diffusione, allo studio, alla conservazione del patrimonio cinematografico; significa essere diventati, a solo due anni dalla sua inaugurazione, un partner da coinvolgere quando si organizzano eventi di richiamo internazionale sull’opera del Maestro”.

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