Sanità, l'allarme Agenas: "Ospedali in affanno". In 41 ASL ambulanze in ritardo oltre i 20 minuti

In crescita gli screening, ma nei PS tempi ancora lontani dagli standard: a Roma e Cagliari oltre un paziente su cinque resta più di otto ore

A cura di Glauco Valentini Redazione
27 novembre 2025 13:31
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La nuova edizione del Sistema nazionale di valutazione delle performance delle Aziende sanitarie e ospedaliere, elaborata da Agenas e anticipata da La Stampa, offre una fotografia chiara e preoccupante dello stato del servizio sanitario nazionale. Se da un lato si registra un recupero sul territorio — con miglioramenti negli screening e nell’assistenza di prossimità — dall’altro gli ospedali continuano a mostrare segnali di forte difficoltà, soprattutto sul fronte dell’accessibilità.

Il dato più allarmante riguarda i tempi di risposta delle ambulanze: in 41 delle 110 ASL italiane il tempo medio di attesa supera i 20 minuti. A Vibo Valentia il ritardo raggiunge addirittura i 35 minuti, evidenziando una criticità strutturale che penalizza in particolare le aree più fragili del Paese.

Non va meglio nei Pronto Soccorso. I tempi di attesa e le permanenze continuano a essere distanti dagli standard previsti, con una quota significativa di pazienti costretti a rimanere oltre le otto ore in attesa di assistenza o ricovero. Le situazioni più critiche si registrano al Policlinico di Tor Vergata e al Sant’Andrea di Roma, oltre che all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari: in tutte queste strutture più di un paziente su cinque supera la soglia delle otto ore.

Il report di Agenas conferma dunque un trend già noto: la rete territoriale sta lentamente risalendo dopo gli anni più duri della pandemia, ma gli ospedali — e in particolare i Pronto Soccorso — restano il vero punto debole del sistema, schiacciati tra carenze di personale, aumento della domanda e infrastrutture in molti casi non adeguate.

Una fotografia che chiama in causa una programmazione più incisiva e interventi urgenti per ricucire il divario tra territorio e ospedale e garantire tempi e standard di cura all’altezza delle necessità dei cittadini.

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