Scuole aperte e nuovi presìdi per l’orientamento: a Rimini arrivano oltre 200mila euro
La Regione Emilia-Romagna finanzia attività extrascolastiche e un presidio territoriale per studenti e famiglie: domande entro l’8 ottobre 2025

Con l’avvio della sperimentazione delle “scuole aperte”, la Regione Emilia-Romagna introduce un nuovo modello educativo che punta a contrastare la dispersione scolastica e rafforzare la rete educativa locale. L’iniziativa, finanziata con 4,5 milioni di euro di fondi europei (FSE+ 2021-2027), prevede attività extrascolastiche nelle scuole secondarie di primo grado e l’apertura di sportelli territoriali per l’orientamento degli studenti dagli 11 ai 19 anni.
Per la provincia di Rimini è stato stanziato un contributo di 209.138 euro destinato alla creazione di un presìdio territoriale stabile dedicato all’orientamento. Lo spazio, gestito dagli enti locali e integrato con scuole, enti di formazione, università e servizi per l’impiego, offrirà ascolto, consulenza e supporto personalizzato a studenti, famiglie e insegnanti.
Parallelamente, le scuole secondarie di primo grado, statali e paritarie, potranno candidarsi per aprire i propri spazi anche oltre l’orario scolastico. Le attività educative, sportive e culturali saranno realizzate in collaborazione con associazioni, cooperative sociali e istituzioni locali, trasformando gli edifici scolastici in veri e propri luoghi di comunità.
“Aprire le scuole significa aprire possibilità, diritti e orizzonti – spiega l’assessora Isabella Conti –. È una risposta sociale e culturale per dare ai nostri ragazzi strumenti e luoghi in cui crescere e costruire legami significativi”.
Le domande per partecipare al bando dovranno essere presentate entro le ore 12 dell’8 ottobre 2025. I progetti selezionati partiranno nei mesi successivi, con il coinvolgimento delle scuole, degli enti di formazione e delle realtà del terzo settore del territorio riminese.