Siccità, San Marino dichiara emergenza idrica
Nel periodo di emergenza idrica, la tariffa attualmente prevista per consumi delle utenze uso domestico superiori ai 30 metri cubo/mese viene maggiorata di 20 euro per ogni metro cubo di acqua utilizzato eccedente i 30 metri cubi

Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi e l’aumento delle temperature delle ultime settimane hanno spinto la Repubblica di San Marino, con la Segreteria di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, la Transizione Ecologica a dichiarare “lo stato di emergenza idrica” per “scongiurare il rischio di non poter garantire il ‘diritto umano universale’ principio affermato nell’ambito delle competenti Organizzazioni internazionali secondo il quale l’uso dell’acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi che sono, pertanto, ammessi solo quando la risorsa idrica sia sufficiente”. La cittadinanza, nel periodo di emergenza, è invitata, pena sanzioni, a rispettare il divieto di innaffiare prati, orti e giardini, lavare piazzali, scale, strade private, riempire piscine, riversare acqua in cisterne e pozzi, lavare veicoli (divieto che non si applica nel caso in cui l’attività sia svolta in stazioni di servizio munite di impianti automatici). Nel periodo di emergenza idrica, la tariffa attualmente prevista per consumi delle utenze uso domestico superiori ai 30 metri cubo/mese viene maggiorata di 20 euro per ogni metro cubo di acqua utilizzato eccedente i 30 metri cubi. L’azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici può procedere, in via coattiva, alla riduzione della fornitura di acqua nei confronti di consumatori uso diverso. “Si fa quindi appello al senso di responsabilità di tutti i cittadini per un utilizzo consapevole della risorsa evitando usi impropri nonché sottolineando come la collaborazione di tutta la Comunità sammarinese sia in tal caso indispensabile”, conclude la Segreteria di Stato.