Sindaci del Rubicone e della Valmarecchia chiedono più fermate dei treni per una mobilità sostenibile
Il turismo outdoor e dei borghi si sta sviluppando sempre di più e le colline romagnole possono diventare ancora più attrattive

Dieci sindaci e sindache del Rubicone e della Valmarecchia hanno inviato una lettera alle Ferrovie dello Stato, chiedendo di aumentare le fermate dei treni nelle stazioni di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo di Romagna. Questa iniziativa coinvolge i sindaci dei Comuni di Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Verucchio e Santarcangelo di Romagna.
Sostenuti dall’assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini, i sindaci chiedono in particolare che il treno che parte da Forlì alle 9:28 e alle 10:33 si fermi nelle stazioni di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo. Questo servirebbe la fascia centrale mattutina nella tratta Bologna-Ancona, che altrimenti sarebbe completamente scoperta.
Nella direzione Ancona-Bologna, le criticità sono maggiori, in particolare nella prima parte della mattinata e nelle ore serali e notturne. I sindaci chiedono che i treni che partono da Rimini alle 8:02, alle 9:58 e alle 22:04 si fermino anche a Santarcangelo, Savignano sul Rubicone e Gambettola. Chiedono inoltre che la tratta notturna venga implementata, con fermate intermedie, negli orari 23:45/24 e 1:30/1:45.
L’obiettivo di questa richiesta è promuovere una mobilità sempre più sostenibile. L’assessore regionale a Turismo, Trasporti, Infrastrutture Andrea Corsini sostiene che l’aumento delle fermate dei treni sulle colline del Rubicone e nella Valmarecchia dovrebbe trovare una risposta positiva per due importanti ragioni: il turismo outdoor e dei borghi si sta sviluppando sempre di più e le colline romagnole possono diventare ancora più attrattive se migliora anche l’accessibilità; la sfida al cambiamento climatico richiede di investire e rafforzare il trasporto collettivo come scelta prioritaria negli spostamenti di cittadini e turisti.
Gli amministratori firmatari della lettera affermano che, se efficiente e moderno, il trasporto pubblico è di grande utilità e potrebbe diventare un’alternativa e, in prospettiva, un sostituto al trasporto privato.