"Sono estraneo all'inchiesta": la verità di Ricci ai Pm
L'ex sindaco, ora candidato alla presidenza delle Marche, indagato per corruzione. Interrogato a Pesaro per oltre cinque ore: "Ho risposto a tutte le domande"

«Sono del tutto estraneo ai fatti al centro dell’inchiesta». Così Matteo Ricci, ex sindaco e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, ha commentato al termine dell’interrogatorio durato oltre cinque ore presso la Procura di Pesaro. Indagato per corruzione, Ricci ha risposto a tutte le domande poste dai magistrati, fornendo – a suo dire – un contributo utile all’accertamento della verità.
«Sono molto soddisfatto – ha dichiarato all’uscita dal tribunale – ho raccontato tutto ciò che so in merito ai fatti contestati e alla mia attività da sindaco». L’ex primo cittadino ha sottolineato la propria volontà di chiarire ogni aspetto della vicenda e ha ribadito la sua fiducia nella magistratura.
L’inchiesta, i cui dettagli restano ancora riservati, ruota attorno a presunti episodi di corruzione che sarebbero avvenuti durante il mandato di Ricci. Al momento, però, il diretto interessato continua a respingere ogni addebito, ribadendo la propria totale estraneità ai fatti contestati.
Il caso ha inevitabilmente sollevato un’ondata di attenzione mediatica, anche in considerazione della corsa elettorale per la guida della regione. Ma Ricci sembra deciso a non farsi distogliere dall’obiettivo politico: «Confido che la verità emerga al più presto», ha concluso.