Spyware Paragon: il Copasir indaga sulle contraddizioni del governo e convoca Mantovano
Durante le audizioni, i direttori di Aise e Aisi hanno ammesso l'uso dello spyware, ma non contro giornalisti e attivisti

Il caso dello spyware di Paragon Solutions, che riguarda l’uso di un software spia contro il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, e altri 6 italiani, tra cui gli attivisti Luca Casarini e Beppe Caccia, è sotto indagine delle procure di Palermo e Napoli e potrebbe tornare al Copasir per ulteriori chiarimenti.
Secondo il Fatto Quotidiano e la Stampa, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sta considerando di convocare il sottosegretario alla Presidenza Mantovano. Durante le audizioni, i direttori di Aise e Aisi hanno ammesso l’uso dello spyware, ma non contro giornalisti e attivisti, smentendo che i 7 italiani spiati fossero target dei servizi.
Recentemente, ci sono stati sviluppi: il governo ha sospeso il contratto con Paragon Solutions, nonostante avesse dichiarato il contrario in Parlamento. Aise e Aisi hanno ribadito di aver utilizzato lo spyware nel rispetto delle regole, ma le opposizioni hanno presentato interrogazioni parlamentari per chiarire se Graphite sia usato dalla Polizia penitenziaria o dalle Procure. Il governo ha inizialmente rifiutato di rispondere, alimentando sospetti.
Il ministro Nordio ha poi dichiarato che né la Polizia penitenziaria né le Procure possiedono lo spyware Graphite e che nessun contratto è stato stipulato con società private per intercettazioni. La questione potrebbe ritornare al Copasir per ulteriori chiarimenti.
Italia Viva ha attaccato il governo, sostenendo che Mantovano abbia mentito riguardo l’uso dello spyware e che abbia cercato di impedire a Nordio di rispondere in Parlamento.