Stagione turistica, per Benaglia è un flop: "Rimini ha un'economia fatiscente"
Benaglia: "Progressivo deterioramento della qualità del cliente con ospiti sempre più basso spendenti"


"La narrazione è quella di una città dove tutto va bene, dove tutto si immagina. Ecco, appunto. Ci immagiamo che va tutto bene". Stefano Benaglia, volto noto di Viserbella per il suo impegno nelle associazioni cittadine e tenace oppositore dell'amministrazione comunale di Rimini, critica la posizione di palazzo Garampi sull'andamento della stagione turistica 2025. Questo dopo l'analisi dei dati relativi agli incassi della tassa di soggiorno, che indicano una sostanziale stabilità dei pernottamenti per il trimestre estivo, rispetto a un anno fa. Ma Benaglia evidenzia: "Il dato come sappiamo tiene conto delle teste e di quanto hanno dormito, non di quanto hanno speso e quanto viene generato nel nostro territorio. Non racconta neanche dove hanno dormito, in quali strutture e quindi dove vanno a finire quei (pochi) soldi. Non si valuta in nessun modo l’impatto sulla città e sulla sua economia, ormai fatiscente".
Al bilancio numerico Benaglia aggiunge "il bilancio di pancia, quello delle sensazioni vissute che ogni imprenditore del turismo può esprimere per la sua esperienza. Sappiamo non è empirico, ma quello che si evince chiaramente parlando con gli operatori è un progressivo deterioramento della qualità del cliente con ospiti sempre più basso spendenti e in molti casi organizzati, con la fine del ciclo alta-bassa stagione ma ormai uniformata verso il basso per tutto il periodo estivo. Persone che come è già stato scritto più volte fanno presenze, ma non margine economico. Però pagano la tassa di soggiorno".
Benaglia si sofferma anche sul ricavato della tassa di soggiorno: "Ben 3 milioni all’anno per 3 anni viene speso nell’aeroporto Federico Fellini, come contributo per coordinare la promozione turistica insieme ad Apt, insieme ad altri 9 milioni che sono stati promessi dalla regione per la ristrutturazione dello scalo, in parte già utilizzati per l’impianto fotovoltaico dello scalo".
Benaglia attacca: "A fronte di questi investimenti, lo spettacolo per chi atterra al Fellini è disarmante: lo scheletro di un aereo cannibalizzato che oggi è una piccionaia, arredamenti interni anni 70, bagni sporchi e puzzolenti nonostante il poco afflusso di persone, cartelli scritti in russo ancora appesi come memorabilia dei fasti del passato, attesa autobus senza sedute e senza pensiline (ricorda qualcosa) che costringe i nostri turisti ad aspettare due autobus all’ora esposti alle intemperie, un piazzale con buche e asfalto rattoppato post bellico. Una visione di posto cheap, idealmente adeguato alle tratte con l’est Europa, ormai nostro bacino turistico e di manodopera. Ma fanno teste, persone che soggiornano, pagano la tassa di soggiorno alimentando la storiella di Rimini capitale del turismo europeo".
Benaglia evidenzia così una narrazione "di una città dove tutto va bene, dove tutto si immagina. Ecco, appunto. Ci immagiamo che va tutto bene". Affondo finale verso palazzo Garampi: "Le associazioni di categoria bisbigliano ai loro associati che è stata una stagione orribile, ma pubblicamente non possono esporsi perché poi temono ritorsioni. Manca il coraggio di urlare che il Re è Nudo perché le poltrone alla fine sono calde, l’inverno è lungo e il pifferaio ha ancora fiato per suonare la sua marcia".