Strage a Gaza e proteste in Israele: oltre 100 palestinesi uccisi in un solo giorno
Morte 39 persone in fila per il cibo, tensione altissima sugli aiuti umanitari

Più di 100 palestinesi sono stati uccisi nella giornata di ieri, secondo fonti locali, in un'escalation che ha visto intensi raid israeliani nella Striscia di Gaza e tragici episodi nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti alimentari. La Protezione civile di Gaza ha riferito che almeno 39 persone sono morte in due diversi centri mentre erano in fila per ricevere cibo.
Secondo testimoni, già nei giorni precedenti le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco contro la folla in attesa degli aiuti. L'esercito israeliano non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sugli ultimi episodi, mentre la tensione continua a crescere intorno alla gestione degli aiuti umanitari.
Nel frattempo, la GHF (Gaza Humanitarian Foundation), sostenuta da Stati Uniti e Israele e ora principale ente responsabile della distribuzione degli aiuti dopo il ridimensionamento delle agenzie ONU, ha accusato Hamas di fomentare disordini nei punti di raccolta.
In Israele, intanto, decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv e in altre città per chiedere al governo un immediato accordo per lo scambio di ostaggi israeliani detenuti a Gaza con prigionieri palestinesi. I manifestanti, armati di striscioni e slogan, hanno espresso frustrazione per lo stallo nelle trattative e la continua perdita di vite umane da entrambe le parti.
La situazione umanitaria nella Striscia resta drammatica, con carenze diffuse di cibo, acqua e assistenza medica.