Svolta nelle indagini sull'omicidio di Pierina, nuove consulenze tecniche per ricostruire i movimenti di Dassilva

La Procura analizza i dispositivi del senegalese per svelare i misteri intorno allinvestimento di Giuliano Saponi

A cura di Redazione
04 settembre 2024 16:08
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Pierina, nuove consulenze tecniche per ricostruire i movimenti di Dassilva - La polizia scientifica sul luogo dell'omicidio
La polizia scientifica sul luogo dell'omicidio
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Con le nuove consulenze tecniche la Procura di Rimini potrà ricostruire tutti i movimenti di Louis Dassilva a partire dall’1 maggio 2023 fino al giorno dopo l’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto il 3 ottobre dell’anno scorso. Sarà così possibile anche stabilire dove il senegalese, unico indagato e detenuto per l’omicidio della 78enne di Rimini, si trovasse il 7 maggio del 2023, alle 5 del mattino, quando un pirata della strada investì Giuliano Saponi, figlio di Pierina e marito di Manuela Bianchi, la donna con la quale Dassilva ha avuto una relazione.

Come riporta l’Ansa, la Procura di Rimini conferirà nuovi incarichi per consulenze tecniche su due telefoni, i quattro orologi digitali e due computer portatili di Dassilva il 9 settembre quando il sostituto procuratore, Daniele Paci, incaricherà l’analista Luca Russo di Bologna, specializzato in indagini informatiche forensi, e l’ingegnere Alessandro Perri di Roma. Quindi non solo il nuovo incarico di consulenza tecnica d’ufficio porterà alla luce i messaggi cancellati ma fondamentali tra Dassilva e la Bianchi, ma dirà anche dove si trovava il senegalese quando un camioncino o un’auto con l’abitacolo alto investì Giuliano Saponi, che si stava recando a lavoro in bicicletta. Su quel caso il pm Luca Bertuzzi ha già chiesto un’archiviazione arrivando però alla conclusione che l’incidente fu comunque causato da un’auto, o un furgoncino, pirata. Che lasciò a terrà agonizzate Saponi, sei mesi prima dell’assassinio della mamma. In effetti anche nell’archiviazione di Bertuzzi si specifica che allo stato delle attuali prove non si poteva arrivare all’identificazione del pirata della strada, poche telecamere e nessun testimone. Ma con le nuove analisi sui dispositivi digitali di Dassilva lo scenario potrebbe nuovamente cambiare.

Su quanto successo a Giuliano Saponi a chiedere un’indagine approfondita era stata la moglie Manuela Bianchi. Ma nel corso dell’indagine è emerso come i sospetti su Louis Dassilva erano già stati sollevati dopo l’incidente. A sospettare del senegalese di 34 anni in carcere dal 16 luglio per l’omicidio di Pierina, sempre la nuora Manuela Bianchi. I sospetti sarebbero il contenuto di una confidenza fatta dalla nuora Manuela a due amiche dei testimoni di Geova nonché ai familiari stessi del marito e poi raccontati gli investigatori della squadra mobile di Rimini nel corso delle indagini sull’omicidio dell’anziana donna. Nè Manuela Bianchi né il fratello Loris sono mai stati indagati dalla Procura anche se subito dopo l’omicidio erano nel mirino degli investigatori della squadra mobile e più volte ascoltati come persone informate sui fatti. Inoltre, secondo i difensori dei Bianchi, il criminalista Davide Barzan e l’avvocato Nunzia Barzan, Manuela è parte offesa, e i sospetti su Loris sono stati subito fugati dagli stessi investigatori. Entrambi infatti hanno un alibi per la notte dell’omicidio, ossia la testimonianza della figlia minorenne di Manuela Bianchi e Giuliano Saponi.

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