Svuotarono 7 hotel": famiglia Coppola condannata per bancarotta
L’indagine è stata avviata nel 2012 da un esposto di operatori turistici locali

Il tribunale di Ravenna ha condannato a 7 anni di carcere ciascuno i fratelli Christian, Thomas e Ivan Coppola, e a 4 anni la madre Palma Balestri, per aver fatto fallire sette società alberghiere tra il 2007 e il 2014, con distrazioni milionarie e un danno complessivo di oltre 5,3 milioni di euro. Le imprese, con sede a Cervia e attive nella zona tra Cesenatico e Rimini, offrivano servizi a basso costo evadendo imposte e lasciando debiti a fornitori e dipendenti.
L’indagine, avviata nel 2012 da un esposto di operatori turistici locali, ha rivelato un sistema fraudolento di “scatole cinesi” gestito dai fratelli con ruoli distinti: Thomas, residente a Rimini, curava gli aspetti contrattuali; Christian, di Cesenatico, si occupava della gestione commerciale; Ivan, anch’egli di Cesenatico, era il “faccendiere” operativo. Condanne ridotte grazie al rito abbreviato. Assolti i tre amministratori di fatto, difesi dagli avvocati Lisa Venturi ed Elena Giunti. La famiglia Coppola era rappresentata dall’avvocato Carlo Taormina.