Telecamere, minacce e violenze: l'incubo della gelosia per una 47enne di Rimini
Fissati a dicembre i termini del processo per stalking
Si aprirà a fine dicembre davanti alla giudice Adriana Cosenz il processo a un 38enne di Rimini, originario di Latina, accusato di atti persecutori e lesioni nei confronti della compagna convivente di 47 anni. Il gip Raffaele Deflorio ha accolto la richiesta di giudizio immediato del pm Luca Bertuzzi.
Secondo le indagini, l’uomo, accecato dalla gelosia, la insultava e minacciava quotidianamente, controllandole il telefono e i movimenti tramite le telecamere di casa. Le aggressioni fisiche — calci, pugni e persino un colpo con un tagliere — l’hanno spinta, a metà luglio, a rifugiarsi da un’amica e denunciare tutto ai carabinieri.
Dopo l’arresto, il gip ha imposto misure restrittive: allontanamento, divieto di contatto, distanza minima di mille metri e braccialetto elettronico, oltre all’obbligo di presentarsi cinque volte a settimana ai carabinieri. L’uomo è difeso dall’avv. Silvia Giancristofaro; la donna è assistita dall’avv. Aidi Pini.
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