Tragedia Verucchio: gli amici del giovane egiziano ucciso, 'Si poteva evitare'
La morte di Muhammad Sitta: uno squilibrio ignorato che ha portato al dramma di Capodanno

Gli amici di Muhammad Sitta, il giovane egiziano ucciso da un carabiniere la notte di Capodanno dopo aver accoltellato quattro persone, tracciano il profilo di un ragazzo segnato da squilibri mentali, dovuti a stress e difficoltà economiche, e sostengono che la tragedia si sarebbe potuta evitare. Alla stampa locale, raccontano che Muhammad soffriva di allucinazioni e manifestava comportamenti incoerenti, come mangiare cibo per cani o distruggere i propri documenti. Arrivato in Italia per sostenere la famiglia, non era riuscito a integrarsi e si trovava sull’orlo di perdere il suo alloggio.
Gli amici accusano le cooperative che lo avevano in carico di non aver preso a cura i suoi problemi psichici in modo adeguato. La notte del 31 dicembre, tuttavia, Sitta ha seminato il panico in paese, portando le forze dell’ordine a intervenire con un esito tragico. Una delle vittime dell’aggressione ha dichiarato di non provare né odio né desiderio di vendetta.
Gli amici del giovane chiedono che la vicenda venga raccontata senza pregiudizi, sottolineando il contesto di disagio in cui viveva Muhammad.