Tre medici indagati per morte bimba di Cervia
Venerdì sera la bimba, a causa di un malore, era stata portata dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna dove è morta dopo qualche ora. Per fare luce sul decesso...

Venerdì sera la bimba, a causa di un malore, era stata portata dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna dove è morta dopo qualche ora. Per fare luce sul decesso di Luigia Lanzano – una bambina di tre anni figlia di una coppia originaria di Afragola, in provincia di Napoli, ma da alcuni anni residente a Cervia, sul litorale ravennate, in seguito all’esposto presentato dall’avv.Luigi Dulvi che tutela la famiglia, il Pm di turno, Monica Gargiulo, ha disposto l’autopsia che verrà eseguita entro il primo pomeriggio dal medico legale Adriano Tagliabracci di Ancona. Il consulente della parte lesa sarà il medico legale Tommaso Pascucci di Cesena mentre l’ospedale ravennate si avvarrà dell’anatomo patologo Claudio Morisi. I medici indagati, secondo quanto trapelato, sarebbero almeno tre. Secondo quanto esposto dai genitori al quotidiano ‘Il Mattino’, giovedì scorso la madre aveva avvisato il pediatra del fatto che la bimba avesse una temperatura corporea di 38 gradi. Quindi sarebbe stata concordata una visita specialistica e alla bambina sarebbero stati prescritti semplici farmaci antipiretici. Dalla visita il giorno dopo in una clinica privata ravennate sarebbe emersa solo un’infezione del cavo orale, ma nel pomeriggio la situazione era peggiorata con febbre a 40 gradi. I genitori hanno lamentato di essere stati bollati, una volta in ospedale, come "napoletani piagnoni". Ipotesi questa respinta dall’Ausl ravennate che, attraverso il direttore dell’ospedale, Andrea Neri, ha fatto sapere che "sono state sentite tutte le persone che sono venute a contatto con i genitori e nessuna ha riferito dell’episodio. Voglio andare fino in fondo in questa cosa", ma se fosse accaduta "chiedo scusa" perché "farebbe parte di una cultura che non ci appartiene". Fino ad ora tuttavia "l’unico dato emerso viene dal grande impegno, umano e professionale, con il quale abbiamo assistito la piccola paziente e i suoi genitori. La madre è stata sempre tenuta dentro e adeguatamente informata". L’evento "ha scosso e amareggiato tutti: ho passato l’intera domenica ad ascoltare chi ha visitato la bimba tanto che già ieri ho fatto avere un relazione al magistrato". La bambina "già il 26 gennaio scorso era arrivata da noi: in quel caso era stata dimessa in buone condizioni con una semplice sindrome gastrointestinale". Sabato "é stata accompagnata verso le 18,35 sotto shock, già in evidenti difficoltà respiratorie. Era fredda e cianotica, abbiamo chiesto pediatra e rianimatore". La morte della piccola é arrivata attorno alle 22,30 per arresto cardiaco.