Tregua a Gaza: l’Idf si ritira, migliaia tornano a Gaza City

Accordo ratificato da Israele: lunedì il rilascio degli ostaggi. Trump: “Sarà una pace duratura”. Hamas chiede la liberazione di Barghouti

A cura di Glauco Valentini Redazione
11 ottobre 2025 08:05
Tregua a Gaza: l’Idf si ritira, migliaia tornano a Gaza City -
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È tregua nella Striscia di Gaza dopo 736 giorni di guerra. Migliaia di persone stanno tornando a Gaza City, mentre l’esercito israeliano ha completato il ritiro delle proprie truppe a seguito del cessate il fuoco ratificato dal governo di Israele.

L’accordo, raggiunto con la mediazione internazionale, prevede il rilascio di 20 ostaggi israeliani ancora in vita in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi. Tra questi, tuttavia, non figura Marwan Barghouti, il leader di Fatah detenuto da anni nelle carceri israeliane. Hamas ha ribadito di voler mantenere la pressione su Israele per ottenerne la liberazione.

Il rilascio degli ostaggi è previsto per lunedì, data in cui è atteso anche Donald Trump in Israele. L’ex presidente statunitense, che ha giocato un ruolo decisivo nella mediazione, ha dichiarato: “Abbiamo fermato la guerra. Sarà una pace duratura.” Dopo la tappa israeliana, Trump si recherà in Egitto per la firma ufficiale dell’accordo e per un vertice con diversi leader mondiali.

Da oggi inizierà l’ingresso nella Striscia di aiuti umanitari e forniture essenziali, come confermato da un portavoce di Hamas. Il valico di Rafah, al confine con l’Egitto, riaprirà ai civili a metà della prossima settimana per permettere il flusso di persone e beni.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha però lanciato un avvertimento: “Se il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia non avverranno, sarà di nuovo guerra.” La fazione islamica, da parte sua, ha replicato: “Non daremo ad Israele scuse per riaccendere il conflitto.”

Nel frattempo, l’Idf ha colpito infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano, dichiarando di aver “neutralizzato” alcune basi operative del gruppo filo-iraniano.

La fragile tregua segna un momento storico, ma il cammino verso una pace stabile e duratura resta ancora incerto.

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