Trump fa causa alla Bbc: chiesti 10 miliardi di dollari per un documentario

L’emittente britannica ammette un montaggio errato del discorso del 6 gennaio 2021, ma parla di errore involontario. Le scuse non fermano l’azione legale

A cura di Glauco Valentini Redazione
16 dicembre 2025 12:59
Trump fa causa alla Bbc: chiesti 10 miliardi di dollari per un documentario - Donald Trump © Ansa/Epa
Donald Trump © Ansa/Epa
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Donald Trump ha intentato una causa contro la BBC chiedendo un risarcimento da 10 miliardi di dollari per l’uso ritenuto fuorviante di un suo discorso nel documentario trasmesso dall’emittente britannica nel 2024. Al centro della controversia c’è il montaggio di alcune parti del discorso pronunciato il 6 gennaio 2021, giorno dell’assalto al Congresso degli Stati Uniti.

L’azione legale è stata presentata presso un tribunale federale di Miami e segna un nuovo capitolo nella lunga battaglia dell’ex presidente contro i media, questa volta estesa oltre i confini americani. Secondo i legali di Trump, il documentario avrebbe accostato due passaggi distinti del discorso in modo da alterarne il significato complessivo, dando al pubblico una rappresentazione distorta delle sue parole e delle sue intenzioni.

La BBC ha riconosciuto l’errore, ammettendo che il discorso è stato effettivamente modificato attraverso un montaggio scorretto. L’emittente ha parlato di un “errore involontario”, escludendo qualsiasi intento diffamatorio, e ha presentato pubblicamente le proprie scuse a Trump.

Scuse che, tuttavia, non sono state ritenute sufficienti. L’ex presidente sostiene che il danno alla sua immagine sia stato grave e deliberato, e che il documentario abbia contribuito a rafforzare una narrazione mediatica ostile nei suoi confronti. Da qui la richiesta di un risarcimento miliardario e la decisione di portare la BBC davanti alla giustizia statunitense.

Il caso potrebbe avere conseguenze rilevanti non solo sul piano legale, ma anche sul rapporto tra media internazionali e figure politiche di primo piano, riaccendendo il dibattito sui limiti del montaggio giornalistico e sulla responsabilità editoriale.

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