Trump tenta di licenziare la governatrice della Fed Lisa Cook
Accuse di frode sui mutui e grave tensione sull’indipendenza della banca centrale

Il presidente Donald Trump ha annunciato, il 25 agosto 2025, il “licenziamento immediato” della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, accusandola di aver falsificato documenti sui mutui; Cook respinge le accuse e l’atto, pronto a intraprendere un’azione legale.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato tramite un messaggio pubblicato su Truth Social che ha ordinato il licenziamento «efficace immediatamente» della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, citando presunte irregolarità nei documenti di mutuo come motivo. La decisione — senza precedenti — pone un pesante interrogativo sul grado di autonomia cui può godere la banca.
Secondo la contestazione avanzata dal direttore della Federal Housing Finance Agency, Bill Pulte, risalente al 15 agosto, Cook avrebbe falsamente indicato due proprietà — in Michigan e in Georgia — come sua residenza principale nel 2021, allo scopo di ottenere condizioni più favorevoli sui mutui.
Trump, nella lettera, ha affermato di avere “sufficienti motivi per rimuoverla dall’incarico”, denunciando un comportamento “ingannevole e potenzialmente criminale” e definendo la situazione come sintomo di “negligenza grave” nella gestione finanziaria.
La risposta di Lisa Cook è netta: attraverso i suoi legali, ha affermato che il presidente non dispone dell’autorità legale per rimuoverla e che non esistono motivazioni valide ai sensi della legge. Ha inoltre dichiarato: «Non mi dimetto. Continuerò a svolgere il mio ruolo per supportare l’economia americana».
Il caso apre un vero e proprio contenzioso legale: mai prima d’ora un presidente aveva cercato di rimuovere una governatrice della Fed. Le leggi statunitensi prevedono che i membri del board possano essere revocati solo “per giusta causa” (“for cause”), ma generalmente questo richiede un processo formale e riguarda comportamenti illeciti accertati durante l’incarico, non fatti della vita privata antecedenti alla nomina.
Sul piano finanziario, l'annuncio ha immediatamente scosso i mercati: la curva dei rendimenti dei Treasury statunitensi si è inclinata (i rendimenti a breve sono scesi, quelli a lungo sono aumentati), segnale di una possibile percezione di maggiore facilità futura nella politica monetaria — e, al contempo, di minore fiducia nell’indipendenza della Fed.
Il contesto politico è teso: da tempo Trump esercita pressioni sulla Fed perché riduca i tassi d’interesse, in contrapposizione con l’approccio più equilibrato adottato dal board. La rimozione di Cook rappresenterebbe una nuova opportunità per lui di restituire al consiglio una maggioranza di membri favorevoli a politiche monetarie espansive.