Ucraina colpisce aeroporto militare russo: distrutti depositi e caccia da guerra
Trump annuncia possibili nuove sanzioni per la Russia: “Putin vuole andare fino in fondo, non va bene”

Le forze speciali ucraine hanno lanciato un nuovo attacco mirato in territorio russo, colpendo l’aeroporto militare di Borisoglebsk, nella regione di Voronezh. Secondo quanto riferito dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina e riportato da Ukrainska Pravda, l’operazione avrebbe danneggiato seriamente diverse infrastrutture militari russe, tra cui un deposito di bombe guidate e almeno un aereo da addestramento al combattimento. Nello scalo militare erano presenti caccia Su-34, Su-35S e Su-30SM, alcuni dei quali potrebbero essere stati danneggiati o distrutti.
Mentre Kiev porta la guerra sempre più oltre i confini, la risposta di Mosca non si è fatta attendere. Nella notte, la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni contro il territorio ucraino: 322 i velivoli senza pilota schierati, di cui 292 sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina, secondo l’Aeronautica Militare di Kiev. La principale direzione dell’offensiva era la regione di Khmelnytskyi, in particolare la città di Starokostyantyniv.
Non si arrestano neppure i bombardamenti russi contro la regione di Dnipropetrovsk. Stando a quanto riportato da Ukrinform, tre distretti della regione sono stati colpiti, causando il ferimento di quattro civili. Tra le zone più colpite il distretto di Dnipro, dove due donne e un uomo sono rimasti feriti e almeno cinque abitazioni sono state danneggiate.
Sul fronte della propaganda militare, Mosca ha diffuso un bilancio pesante delle ultime 24 ore: secondo il portavoce del gruppo tattico Alexander Savchuk, sarebbero circa 500 i soldati ucraini uccisi. Le forze russe avrebbero colpito unità di diverse brigate meccanizzate, marine e di difesa territoriale in almeno una decina di località ucraine, tra cui Krasnoarmeysk, Petrovskoye e Grodovka. Altri 60 militari sarebbero morti in attacchi nelle zone di Antonovka, Malaya Tokmachka e Sadovoye, nella regione del Dnepr.
Intanto, dagli Stati Uniti arrivano parole dure dell’ex presidente Donald Trump, che ha parlato con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. “È una situazione molto difficile. Vi ho detto che ero molto insoddisfatto della mia telefonata con il presidente Putin. Vuole andare fino in fondo, continuare a uccidere, non va bene”, ha dichiarato. Il tycoon ha anche lasciato intendere che potrebbe essere pronto a inasprire le sanzioni contro Mosca, dopo mesi di rinvii e tentativi falliti di mediazione. “Parliamo molto di sanzioni”, ha aggiunto.