Un tesoro ebraico torna alla luce: alla Gambalunga il restauro del Sefer Col Bo
Giovedì 19 giugno, studiosi e restauratrici raccontano la storia e il recupero di un volume raro, testimone dell’eredità tipografica di Gershom Soncino

La Biblioteca Gambalunga svela il restauro di un volume raro, simbolo della cultura ebraica rinascimentale. Giovedì 19 giugno, insieme a studiosi e restauratrici verrà presentato il restauro diun rarissimo esemplare stampato a Rimini tra il 1524 e il 1525. Si tratta del Sefer Col Bo, un antico rituale ebraico del XVI secolo, reso possibile grazie all’impegno congiunto dell’Inner Wheel di Rimini e Riviera e Soroptimist International d’Italia Rimini che hanno sostenuto l’intervento attraverso il programma di mecenatismo culturale Art Bonus. Il prezioso volume del XVI secolo, in caratteri ebraici dal celebre tipografo Gershom Soncino, figura di spicco della storia tipografica e culturale europea è conservata nel fondo antico della Biblioteca Gambalunga e rappresenta una testimonianza eccezionale del patrimonio librario ebraico e della vivacità culturale della città in epoca rinascimentale.
L’intervento di restauro, affidato al laboratorio specializzato Formula Servizi di Forlì, ha visto le restauratrici Maria Roberta Stanzani, Silvia Bondi e Francesca Formilli impegnate in attività complesse e delicate: pulizia, consolidamento, riparazione delle lacerazioni, trattamento per la stabilizzazione del pH della carta e conservazione delle decorazioni originali. Un’attività preziosa, che ha potuto essere seguita da vicino anche dalle socie dei club durante una visita guidata al laboratorio.
Durante l’incontro del 19 giugno, la cinquecentina restaurata sarà al centro di un racconto che intreccia storia, cultura e tecnica:
Massimo Pazzini, professore di Ebraico biblico e Siriaco presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, accompagnerà il pubblico alla scoperta dei contenuti e del significato liturgico del Col Bo.
Anna Teresa Celli, studiosa che ha dedicato la sua tesi al Sefer Col Bo, condividerà i risultati della sua ricerca sull’attività tipografica di Gershom Soncino, "maestro egregio" e pioniere dell’editoria ebraica.
Maria Roberta Stanzani, restauratrice, illustrerà nel dettaglio l’intervento effettuato sull’esemplare gambalunghiano, raccontando le sfide e le soluzioni adottate per restituire nuova vita al volume.
Con questo restauro, la Biblioteca Gambalunga rafforza il proprio impegno nella tutela del patrimonio culturale, grazie anche alla generosità di realtà associative come l’Inner Wheel Rimini e Riviera e il Soroptimist Club di Rimini, che con sensibilità e lungimiranza hanno scelto di investire nella memoria della città. L’evento del 19 giugno sarà un’occasione preziosa per riscoprire un tesoro della storia riminese e per comprendere quanto il passato possa ancora parlare al presente – se custodito, studiato e condiviso.
Massimo Pazzini o.f.m., nato a Verucchio, è licenziato in Teologia dogmatica e in Teologia biblica. Ha conseguito il BA in Lingua ebraica e Lingue semitiche antiche all’Università Ebraica di Gerusalemme e la laurea in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Insegna ebraico, aramaico e siriaco allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Tra i suoi libri: Lessico concordanziale del Nuovo Testamento siriaco (2014); Il libro dei Dodici profeti. Versione siriaca (2009); Il libro di Rut. Analisi del testo aramaico (2009); (con S. Cavalli e F. Manns) Tutto è vanità. Il libro di Qoèlet nelle versioni della LXX, della Pesitta e del Targum (2015); L’antenata del Messia. Il libro di Rut versioni antiche e moderne a confronto (2019); La moabita. Il Midrash Rabbah del libro di Rut (2019); Pietà di me, o Dio. I sette Salmi penitenziali nel Midrash Tehillim (2020), La via della legge. Midrash sul Salmo 119 (2021).
Anna Teresa Celli ha conseguito il Baccalaureato in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Alberto Marvelli di Rimini – San Marino e Montefeltro con una tesi di Storia delle Religioni ad indirizzo Ebraico. I suoi studi e ricerche sull’arte religiosa medievale e rinascimentale sono rivolti ai primordi della stampa a caratteri mobili e i libri a stampa antichi, in particolare la stampa ebraica. Alle spalle ha un’esperienza lavorativa ultratrentennale nell’ambito della stampa e dell’editoria. È Laureanda del corso di Alta Formazione in Arte Sacra e Turismo Religioso presso lo stesso Istituto.
Maria Roberta Stanzani, Silvia Bondi, Francesca Formilli, restauratrici di beni culturali per il settore 9, i loro interventi interessano materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, compongono il laboratorio di restauro Formula Servizi Soc. Coop. Forlì. Si sono già precedentemente occupate di interventi conservativi e di restauro eseguiti su manoscritti del Sec. XV conservati presso la Gambalunga. Dal 2015 ad oggi vantano prestigiosi lavori eseguiti per la Biblioteca Comunale Classense di Ravenna, per l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, Biblioteca Malatestiana di Cesena, Musei Reali di Torino, Biblioteca Manfrediana e molti altri.