Uno speciale strumento per prevenire l’alopecia, donato dall’Aovam all’Ospedale di Novafeltria

Paxman Scalp Cooler è lo strumento donatoche previene l’alopecia causata da alcuni farmaci chemioterapici

Paxman Scalp Cooler

A prendersi nuovamente a cuore i pazienti sottoposti a chemioterapia è l’Associazione AOVAM di Novafeltria, guidata dal presidente Oddo Triani e di tutto il direttivo, che nei giorni scorsi è stata promotrice dell’ennesima iniziativa, lodevole e piena di sensibilità verso coloro che purtroppo si trovano ad affrontare e combattere quel “male del secolo”, dimostrando loro vicinanza e particolare attenzione. Questa volta è veramente una donazione particolare  quella che l’AOVAM ha posto in essere, dopo un gran dispendio di energie in questa stupenda azione solidale che ha trovato sin da subito una bellissima rete di solidarietà ed il consenso dei cittadini e di alcune ditte  della vallata che, con il loro prezioso contributo, hanno permesso all’AOVAM, appunto, di acquistare e dotare l’ospedale “Sacra Famiglia” di Novafeltria di una rivoluzionaria apparecchiatura per aiutare le pazienti sottoposte a chemioterapia, a non perdere i capelli. Esattamente è l’Unità Operativa “Day Hospital Oncologico” del predetto presidio ospedaliero ad entrare per la prima volta a far parte della rete delle nuove installazioni del “Paxman Scalp Cooler”, così si chiama l’innovativa apparecchiatura  che con il suo sistema di refrigerazione  del cuoio capelluto previene l’alopecia causata da alcuni farmaci chemioterapici. Si chiama “Paxman Scalp Cooler” ed è simile ad un casco da parrucchiera che abbassa la temperatura del cuoio capelluto, producendo una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi, preservandoli in questo modo dalla distruzione. L’utilizzo di questo strumento e la sua diffusione rappresentano una speranza di migliorare la qualità di vita delle pazienti sottoposte a chemioterapia in quanto serve a contenere uno degli effetti più comuni ed angoscianti provocati dalla chemioterapia: la caduta dei capelli, che si verifica a causa dell’astrofia parziale o totale  della radice del bulbo pilifero, “attaccato” dal farmaco.

“L’alopecia difatti ha un impatto negativo sulla qualità di vita dei malati di cancro, indipendentemente dal sesso e dall’età, induce un cambiamento dell’immagine corporea e, in particolare, dalla donna è vissuta come una diminuzione di femminilità in termini di estetica e sensualità. E sono state proprio tali ragioni a spingerci in questa iniziativa, certi che possa essere di aiuto, il nuovo strumento, a tante persone sofferenti. Oggi siamo tutti consapevoli dell’indissolubile legame tra il bene individuale e il bene comune e di come la crisi sociale  che stiamo vivendo sia un’opportunità per pensare alle nostre azioni,  dalla più piccola alla più grande, verso chi ne ha bisogno. Ed è proprio questa la nostra “mission” che, da quasi 25 anni, caratterizza l’Associazione AOVAM in quell’obbiettivo comune di migliorare il concetto di salute in connessione diretta e inscindibile tra noi cittadini (donne, uomini, famiglie) e il nostro ospedale territoriale di Novafeltria. E’ appunto nel rispetto di questa visione che crediamo che la nostra associazione possa sempre meglio coniugare l’impegno verso il mondo sanitario riferito ai comuni dell’Alta Valmarecchia con le malattie oncologiche e la prevenzione dei tumori. A tal riguardo da anni siamo in prima linea con diverse iniziative ed aiuti solidali, oltre alla donazione  di attrezzature per il benessere degli ammalati che affrontano le cure chemioterapiche”.

Uno speciale strumento per prevenire l'alopecia, donato dall'Aovam all'Ospedale di Novafeltria

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