Urso e la fila saltata in aeroporto: “Mia moglie minacciata, per questo era con la scorta”
Dopo il video di Luca Zingaretti che denuncia un presunto abuso, il ministro Urso replica con una lettera a Repubblica: “Ricevute minacce con proiettili, la sicurezza non è una scelta personale”

Il caso è esploso dopo un video pubblicato dall’attore Luca Zingaretti: la moglie del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sarebbe stata accompagnata in aeroporto da agenti di scorta e avrebbe saltato la fila al check-in, scatenando critiche e polemiche sull’uso dei privilegi da parte di esponenti del governo.
A fornire la sua versione è lo stesso ministro Urso, che in un’intervista a la Repubblica ha spiegato: “Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di recarmi al ministero. È compito della scorta valutare le condizioni di sicurezza e decidere come procedere”.
Ma la questione ha assunto contorni più gravi con la pubblicazione, sempre su Repubblica, di una lettera firmata dal ministro e indirizzata al direttore del quotidiano. “Vista la rilevanza da lei attribuita al caso – scrive Urso – sono costretto a rivelarle che in data 27 ottobre 2023 è giunta al Mimit una lettera minatoria contenente due proiettili, in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie”.
Secondo Urso, la presenza della scorta e le modalità dell’accompagnamento erano decise in base a valutazioni oggettive di rischio. “Non si tratta di privilegi, ma di tutela”, ha ribadito.
Le spiegazioni, tuttavia, non placano le polemiche. Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha attaccato duramente il ministro: “Toppa peggio del buco. Da Urso cafonaggine e prepotenza”, ha scritto sui social.