Urto fra treni a Faenza, indagato il macchinista

A bordo c'era anche l'ad di Rfi, presto ci sarà una perizia

A cura di Glauco Valentini Redazione
12 dicembre 2023 19:23
Urto fra treni a Faenza, indagato il macchinista - Foto Ansa
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Come prevedibile, c’è una prima iscrizione nel registro degli indagati, nell’ambito del fascicolo aperto dalla procura di Ravenna per disastro ferroviario in seguito all’incidente fra i due treni avvenuto domenica sera poco dopo le 20 nei pressi di Faenza, sulla Bologna-Rimini. Si tratta del macchinista, un uomo di 44 anni di Venezia, del Frecciarossa che, in retromarcia e a bassissima velocità, ha urtato un regionale che era fermo a un semaforo. Si tratta, come si apprende in ambienti giudiziari, di un atto dovuto, visto anche il fatto che, nei prossimi giorni, la procura ravvenate affiderà a un esperto una perizia tecnica per fare piena luce su quanto accaduto. Una circostanza che sarà presa in esame riguarda anche il fatto (anticipato dal Manifesto e confermato dall’azienda) che sulla Frecciarossa che ha urtato l’altro treno stava viaggiando l’amministratore delegato di Rfi, l’azienda di Trenitalia che si occupa della gestione delle infrastrutture, Gianpiero Strisciuglio. Secondo le chat dei macchinisti, citate dal giornale, la sua presenza avrebbe portato a risolvere il guasto che aveva fermato il treno nel più breve tempo possibile. Per l’azienda si tratta però di una completa casualità: Strisciuglio, infatti non sarebbe intervenuto sulle procedure che il macchinista avrebbe applicato, la sala operativa centrale non avrebbe fatto “nessuna pressione sul macchinista per compiere attività non conformi ai regolamenti o per velocizzare le operazioni” e l’ad ha reso noto la sua presenza sul treno solo dopo l’accaduto. Tutte questioni che saranno comunque prese in esame dall’inchiesta che ha, innanzitutto, l’obiettivo di definire la dinamica dell’incidente: secondo quanto risulta fin qui dalle ricostruzioni, il Frecciarossa sarebbe andato in retromarcia a causa della pendenza dei binari in quel punto impattando, a bassissima velocità, contro il regionale che era regolarmente fermo al semaforo. La velocità dello scontro, in ogni caso, è stata il fattore determinante per le sue conseguenze, sei passeggeri hanno riportato lievi ferite medicate senza la necessità di un ricovero, un’altra decina ha avuto qualche contusione. Il Pd, intanto, con la deputata ravennate Ouidad Bakkali, ha deciso di chiedere l’intervento del ministero delle Infrastrutture, per chiedere di fare chiarezza sull’episodio, ma anche per denunciare il fatto che la linea Bologna-Rimini è densamente trafficata, invitando il governo a portare avanti il progetto per rendere l’intera tratta a quadruplo binario.

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