Valmarecchia: non più "Risorsa da spremere", ma "Capitale da custodire"

Serve una nuova visione per il territorio: tutela dell’acqua, stop alla speculazione e promozione di modelli sostenibili per agricoltura e turismo

A cura di Redazione
17 luglio 2025 17:00
Valmarecchia: non più "Risorsa da spremere", ma "Capitale da custodire" -
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Europa Verde Rimini ha incontrato nei giorni scorsi Riccardo Santolini, docente universitario ed ex presidente della Consulta del Parco Sasso Simone Simoncello, recentemente dimessosi per divergenze con le scelte istituzionali sul futuro della Valmarecchia.

All’incontro hanno partecipato Alessia Lea Di Rago, dell’esecutivo regionale di Europa Verde, e Claudio Cerquetti, portavoce provinciale. Durante il confronto, è emersa una profonda condivisione di valori e preoccupazioni per il destino della valle.

«Non c’è visione in chi tratta la Valmarecchia come una risorsa da spremere – ha dichiarato Di Rago – Noi crediamo che questa valle sia un capitale da custodire. L’acqua del Marecchia è un bene comune che sostiene la vita e l’economia della costa: 3-5 milioni di presenze turistiche l’anno dipendono anche da questo equilibrio».

Cerquetti ha sottolineato la necessità di superare la logica dell’emergenza: «Serve un piano chiaro e risorse concrete per tutelare acqua, suolo e biodiversità. Non cerchiamo colpevoli: vogliamo soluzioni, idee e scelte coraggiose».

Santolini ha ribadito l’importanza di un cambio di paradigma: la Valmarecchia non può essere terreno di speculazione, ma deve essere riconosciuta come bene comune e capitale naturale su cui si fondano turismo, economia e qualità della vita.

Europa Verde Rimini - spiegano in un comunicato - continuerà a lavorare per raccogliere proposte e competenze, promuovendo un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità, l’agricoltura rispettosa del territorio e un turismo lento e rigenerativo.

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