Verucchio all'Opera: Suor Angelica di Puccini sotto le stelle
Tredici talentuose cantanti liriche si esibiscono in uno scenario mozzafiato il 11 agosto alle 21.15

Il piccolo anfiteatro del chiostro del Museo Civico Archeologicoincastonato sotto il roccione, le note dei grandi maestri della musica, paesaggi da togliere il fiato: venerdì 11 agosto alle 21.15 Verucchio torna ad abbracciare i grandi classici della musica d’autore con Suor Angelica,opera in un attodi Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano.
E’ un’ottava edizione speciale quella di Verucchio all’Opera, appuntamento che il Comune realizza con la collaborazione di N.O.T.A. Music e grazie anche al contributo di Nuova Ricerca Clinica che la sostiene fin dalla prima edizione, e di RivieraBanca.
L’evento avrà infatti per protagoniste ben tredici cantanti liriche accompagnate al pianoforte dal musicista Francesco Triossie all’organo e alle campane tubolari da Pia Zancache cura anche la direzione: per la regia di Monica Boschetti eDella Del Cherico, saranno in scena la stessa Monica Boschettinei panni di Suor Angelica, Elisa Gentilisarà la zia principessa,Katalin Pribelszkila badessa,Della Del Chiericola suor zelatrice,Camilla Pacchierinila maestra delle novizie,Giorgia Pacisuor Genovieffa,Vera Della Scalasuor Osmina,Giada Bastonisuor Dolcina,Margherita Pierisuor infermiera,Silvia Tiraferri e Vera della Scalale cercatrici e novizie,Giada Bastonie Margherita Pierile converse.
“Con Verucchio all’Opera, dal 2016 abbiamo voluto completare con la lirica la proposta di una città già vocata alla musica e abbiamo pensato di farlo all’aperto in occasione della notte delle stelle. L’idea è proporre opere brevi, da ambientarsi in uno scenario tanto straordinario quanto circoscritto negli spazi, che in questa occasione ospiterà un allestimento e una formazione importanti. Ringrazio a nome dell’intera amministrazione chi sostiene questa iniziativa facendo sì che la lirica completi la nostra promozione culturale e ne diventi un volano” commenta la sindaca Stefania Sabba.
Il bigliettod’ingresso costa 10 euro (gratuito fino ai 12 anni). I posti sono seduti ma non numerati. L’ingresso all’opera comprende anche la visita serale al Museo, aperto nell’occasione dalle 20.
Per info e prevendita: 0541-670280 o [email protected]
La trama
L’azione si svolge in un monastero nei pressi di Siena, la Pieve di Santa Maria Assunta a Cellole, vicino San Gimignano, verso la fine del XVII secolo
Suor Angelica proveniente da una famiglia aristocratica, ha da sette anni abbracciato forzatamente la vita monastica per espiare un peccato d’amore. Durante questo lungo periodo non ha saputo nulla del bambino nato da quell’amore, che le era stato portato via subito dopo la nascita.
L’attesa sembra finalmente terminata: nel parlatorio del monastero quando Angelica è attesa a colloquio dalla zia principessa che non è venuta a concederle il bramato perdono, bensì a chiederle di rinunciare alla sua quota del patrimonio familiare, alla fine di costituire la dote per la sorella minore Anna Viola, prossima al matrimonio. Angelica chiede insistentemente notizie del bambino ma la zia le annuncia che il bambino è morto da oltre due anni, consumato da una grave malattia.
Nell’animo di Suor Angelica si fa strada l’idea folle e disperata di raggiungere il bambino nella morte per unirsi a lui per sempre.
D’improvviso, dopo aver bevuto pochi sorsi del distillato, Angelica è assalita da un angoscioso terrore: conscia di essere caduta in peccato mortale, si rivolge alla Vergine chiedendole un segno di grazia. La Madonna le appare sulla soglia della chiesetta e, con gesto materno, sospinge il bambino fra le braccia protese della morente. Suor Angelica cade riversa dolcemente ed esala l’ultimo respiro.