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Video: i momenti prima della tragedia di Capodanno a Villa Verucchio

Immagini di un testimone mostrano l’uomo con un coltello poco prima dell’intervento dei militari

A cura di Redazione
08 gennaio 2025 21:23
Video: i momenti prima della tragedia di Capodanno a Villa Verucchio -
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Un video acquisito dai Carabinieri e depositato agli atti della Procura di Rimini mostra un uomo armato di coltello camminare per strada. Si tratta di immagini cruciali riprese da un testimone poco prima dell’arrivo dei militari, che cercavano il responsabile delle aggressioni avvenute quella sera. La notte di Capodanno a Villa Verucchio, il giovane egiziano Sitta, con problemi psichici, ha accoltellato quattro persone, prima di essere ucciso dal carabiniere.

Perché sono serviti 12 colpi per fermare Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta?

La risposta definitiva arriverà con le perizie balistiche disposte dalla Procura e le verifiche richieste dalla famiglia, ma una spiegazione preliminare riguarda l’arma utilizzata: la pistola Beretta PMX calibro 9×19 Parabellum. Questo modello, usato dal maresciallo Luciano Masini, ha un ridotto “potere d’arresto”, cioè la capacità di fermare immediatamente un corpo in movimento, scaricando l’energia cinetica senza perforare il bersaglio. Nonostante 12 colpi esplosi, di cui cinque effettivamente a segno su busto, spalla e capo, l’aggressore avanzava.

I fatti della notte

Muhammad Sitta, 23 anni, aveva già accoltellato quattro persone quando, armato di coltello, si è avventato contro il maresciallo. Il militare, come mostrato da un video in possesso degli inquirenti, ha tentato di dissuaderlo, urlando di fermarsi, ma di fronte alla minaccia, ha aperto il fuoco, dapprima sparando in aria, poi colpendo. Gli ultimi colpi sono stati esplosi a 50 cm di distanza. Non c’erano alternative: si trattava di una situazione disperata, come sosterrà la difesa del maresciallo. Sul posto, Masini era accompagnato da una collega; l’altra pattuglia è arrivata solo dopo il drammatico epilogo.

Nel frattempo, i familiari della vittima richiedono una sepoltura dignitosa e chiedono chiarezza sull’accaduto tramite il loro legale Alvaro Rinaldi. Vogliono comprendere come Sitta sia giunto a compiere tali atti, descritti da amici e parenti come inconciliabili con la sua personalità.

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