Violenza domestica, udienza a novembre per l’uomo che aggrediva la moglie con la neonata in casa

Il 37enne era già stato condannato per maltrattamenti e lesioni aggravate, ma il divieto di avvicinamento era stato revocato

A cura di Grazia Antonioli Redazione
14 settembre 2025 10:54
Violenza domestica, udienza a novembre per l’uomo che aggrediva la moglie con la neonata in casa -
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Si aprirà a metà novembre, in Tribunale a Rimini, il processo per maltrattamenti contro un cittadino rumeno 37enne, in carcere dal luglio scorso per le violenze contro la moglie affetta da malattia degenerativa. E' quanto riporta la stampa locale riminese secondo cui Il Gip, Raffaele Deflorio ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi. L'uomo dovrà comparire davanti alla corte per rispondere dell'accusa di aggressioni alla moglie 34enne, una donna russa sposata nell'agosto 2023 e madre di una bambina di un anno. Le violenze erano già costate al 37enne una condanna a tre anni per maltrattamenti e lesioni aggravate - aveva causato alla donna la lacerazione di un timpano - oltre al divieto di avvicinamento revocato poi a febbraio 2024.

Uscito dal carcere di Rimini nel maggio scorso, l'uomo era tornato a vivere con la moglie che, con una neonata, aveva bisogno di aiuto. Le aggressioni però erano riprese, alimentate anche dall'abuso di alcol. La minacciava di "spaccarle la faccia e tutti i denti" e di portarle via la figlia "senza più fargliela vedere". Oltre agli insulti di persona e su WhatsApp, l'aveva spinta violentemente anche contro il fasciatoio della bambina, aveva rotto i mobili dell'appartamento e preso a calci e pugni la porta d'ingresso. La donna aveva deciso di andare a vivere dalla madre, ma vedendola preparare la borsa il 37enne l'aveva strattonata afferrandola per un braccio. L'ultimo episodio nel luglio scorso: ubriaco, aveva iniziato a picchiarla e darle schiaffi sulla testa facendola cadere. La 34enne si era rifugiata in bagno in attesa dei carabinieri che lo hanno arrestato, riportandolo al carcere dei Casetti.

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