28mila visitatori a San Patrignano per i 4 giorni di Squisito!
Squisito 2010: ricetta semplice, parafrasando il tema della settima edizione, ma di indubbio successo. Un po’ di numeri: 28 mila visitatori totali, nonostante la pioggia martellante che ha danneggiato...

Squisito 2010: ricetta semplice, parafrasando il tema della settima edizione, ma di indubbio successo. Un po’ di numeri: 28 mila visitatori totali, nonostante la pioggia martellante che ha danneggiato l’intera giornata di lunedì.1500 persone hanno affollato il picnic sull’erba arricchito dai menù creati da cinque fuoriclasse della cucina italiana: Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Valentino Marcatilli, Vincenzo Camerucci e Fabio Rossi. Mentre 2.500 sono stati gli hamburger consumati soprattutto dai bambini arrivati a Sanpa con i genitori, 8.000 le bottiglie d’acqua minerale consumate, 2500 le porzioni di carne e pesce alla griglia e 1500 presenze complessive all’Osteria della pasta, uno dei centri di ristoro della manifestazione. Troppo lunga la lista degli chef (35), degli esperti di gastronomia, dei produttori di qualità (130), dei critici gastronomici, dei sommelier (60) che hanno preso parte all’evento, svoltosi nella più grande comunità di recupero dalla droga d’Europa. Citarli tutti sarebbe impossibile. Ma il dato più importante, il valore più significativo per la comunità, è la partecipazione appassionata e competente, in tutte le piccole e grandi sfaccettature di Squisito, dei 1500 ragazzi di San Patrignano, che grazie anche a Squisito perfezionano le attività di formazione professionale legate al percorso educativo. Sincera e toccante la dichiarazione di uno dei protagonisti più importanti. Lo chef brasiliano Alex Attala, diciottesimo con il suo D.O.M. nell’appena pubblicata classifica dei 100 migliori ristoranti del mondo e primo in Sudamerica. “Questa è la mia seconda vita. Nella prima anch’io sono stato un tossicodipendente. Per questo problema ventidue anni fa ho dovuto lasciare il Brasile e sono andato in Belgio dove, per poter avere il visto di soggiorno, ho dovuto lavorare nella cucina di un ristorante. Lì ho scoperto la passione della cucina e la mia vita è cambiata. Sono molto emozionato quando guardo i vostri ragazzi, perché mi rivedo tanti anni fa”.
Grande interesse del pubblico per l’area GoodGoods, dedicata alle realtà internazionali impegnate nella riconversione delle coltivazioni di droga in Sudamerica, Thailandia e Afghanistan e a progetti educativi nel nostro Paese. Il ristorante londinese Fifteen, l’associazione statunitense Root of Peace, Piazza dei Mestier di Torino e Rebus d padova, con i loro stand, sono stati visitati da migliaia di persone. Ma l’aspetto sociale della manifestazione, il tema del “Ritorno alla semplicità” che significa attenzione alla qualità e alla sostenibilità, è stata l’argomento de “La spesa di Colomdo”, viaggio in sei puntate curato dal giornalista Davide Paolini, in alcuni mercati italiani.