Non ci crederai mai, ma in Emilia esiste un vulcano | L'assurda fiamma eterna che arde nel cuore delle montagne
Scopri il "Vulcano" di Monte Busca a Tredozio, Emilia-Romagna: una fiamma eterna alimentata da gas naturali che arde nel cuore dell'Appennino.

Nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo, tra le valli del Montone e del Tramazzo, si cela un fenomeno naturale tanto affascinante quanto unico: il "Vulcano" di Monte Busca. Situato nel comune di Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, questo sito è noto per la sua fiamma perpetua, alimentata da emissioni naturali di metano che emergono dal sottosuolo e si incendiano a contatto con l'aria.
Un "vulcano" unico nel suo genere
Nonostante il nome, il "Vulcano" di Monte Busca non è un vulcano nel senso geologico del termine. Si tratta di una fontana ardente, ovvero una fuoriuscita di gas metano che, entrando in contatto con l'ossigeno atmosferico, si accende spontaneamente, dando vita a una fiamma che arde ininterrottamente. Questo fenomeno è visibile come una piccola fiamma che emerge da un cumulo di pietre, la cui intensità varia in base alle condizioni atmosferiche.

Un'attrazione accessibile a tutti
Il sito è facilmente raggiungibile percorrendo la SP22 da Portico di Romagna verso Tredozio. Una volta arrivati, un breve sentiero conduce alla fiamma perpetua, situata a circa 740 metri sul livello del mare. La zona circostante offre panorami mozzafiato sull'Appennino e, nelle giornate limpide, è possibile scorgere il mare Adriatico.
Un fenomeno noto da secoli
La presenza della fiamma di Monte Busca è documentata sin dal XVI secolo. Lo storico Leandro Alberti, nel suo libro "Descrittione di tutta Italia" del 1577, menziona una "fiamma di fuoco" che emerge dal terreno in questa zona. Nel corso del tempo, il sito ha attirato l'attenzione di studiosi e curiosi, diventando una meta turistica per chi desidera ammirare questo spettacolo naturale.
Curiosità
Sebbene la fiamma di Monte Busca sia spesso considerata un fenomeno naturale, in alcune occasioni è stata riaccesa manualmente dagli abitanti locali per mantenerne viva la tradizione e l'attrattiva turistica. Questo gesto sottolinea il legame profondo tra la comunità e questo straordinario fenomeno, simbolo dell'Emilia-Romagna.