40 anni fa la storica promozione in A1: il mito della Marr Rimini, gli ex giocatori premiati dal sindaco
Oggi in sala della Giunta l'omaggio alla Marr Rimini e il ricordo della serie A1 conquistata 40 anni fa

Era l’8 aprile 1984 quando oltre un migliaio di tifosi riminesi raggiunsero Vigevano con 18 pullman per tifare Marr Rimini assistere ad una partita destinata ad entrare nella storia dello sport biancorosso. È sul parquet lombardo infatti che la pallacanestro riminese conquista per la prima volta la massima serie, la A1, grazie all’impresa realizzata dal gruppo di ragazzi guidata da coach Piero (“topone”) Pasini.
A quarant’anni di distanza l’Amministrazione Comunale di Rimini rende omaggio a quella leggendaria squadra, premiando alcuni dei protagonisti di quella cavalcata della stagione 1983/1984 ricevuti oggi nella Sala della Giusta della Residenza Comunale dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dall’assessore allo Sport Michele Lari.
Presenti e premiati – con una pergamena che ricorda ‘un’impresa che ha lasciato un segno indelebile nella memoria e nella storia sportiva della città’ e la medaglietta con il segno zodiacale tratta dalla Cappella dei Pianeti del Tempio malatestiano – il coach Piero Pasini, l’ex presidente Giampiero Arcangeli, i giocatori Stefano Brighi, Giorgio Cecchini, Giorgio Ottaviani, Vinicio Mossali, Luca Ioli e Maurizio Benatti, il preparatore atletico Attilio Succi, l’ex segretario Salvatore Verde. Presente anche Nicola Gambetti del Basket Club Pantera Blu (progetto che racconta on line la storia del basket riminese) e tra i fondatori di Rimini sparita.

“Avevo 12 anni quando insieme a tutti i miei coetanei soffrivamo e ci divertivamo sulle tribune del Flaminio per le imprese di quella squadra leggendaria – commenta il sindaco – La regia di Benatti, l’incrocio col pivot Cecchini-Wansley, i balzi di Sims, il meraviglioso supporting cast. Tutti guidati da quel grande coach e maestro di vita di Piero Pasini. Oggi a 40 anni di distanza premiare molti dei miei idoli è un’emozione fortissima ed è un privilegio enorme, come enorme era il carattere e il cuore di quella squadra. È stata una squadra mitica che forse per la prima volta strinse tutta la comunità riminese attorno ad un sogno sportivo. Forza Marr! è ancora un richiamo che unisce le generazioni”.
La squadra ha omaggiato il sindaco con una foto dei ‘ragazzi che fecero l’impresa‘ e con una lettera:
“Caro sindaco, è bello pensare che in questa foto troviamo una connessione tra tante storie e in particolare tra le nostre storie e la tua, Un giorno noi giocavamo per la città di Rimini e tu eri presente sugli spalti a tifare. Oggi noi sediamo in panchina e tu giochi in campo, lavorando con agonismo sportivo per la nostra città. In tutto questo però sia che siamo seduti a bordo campo, sia che siamo in piedi sul parquet, siamo legati dall’intreccio delle vite Questo piccolo dono testimonia la reciprocità degli affetti e la persistenza di memorie liete: nella gioia di questo momento e nella speranza di un futuro radioso.”
