L’artista riminese Carlo Frisi si racconta: "E’ un momento in cui la gente ha poca voglia di ridere"

Entrò nelle televisioni degli italiani con il programma "Stasera mi butto", condotto dal compianto Gigi Sabani

Carlo Frisi (in gallery alcune delle sue imitazioni)

Uno degli imitatori più famosi d'Italia ha sangue riminese. E' Carlo Frisi, artista dall'umorismo garbato e arguto, romagnolo affabile e dal sorriso contagioso. Venticinque anni trascorsi tra le file della compagnia del Bagaglino, sul palco del Salone Margherita. Tanti programmi televisivi, da Fantastico 7 a Beato tra le donne. Oggi, serate e convention in tutt'Italia con il suo show "Falsi d'autore". Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Papa Francesco, il presidente americano Donald Trump e Beppe Grillo sono alcuni dei suoi cavalli di battaglia, ma anche il mondo del calcio non sfugge alla sue divertenti parodie: "Da poco ho perfezionato l'imitazione di Carlo Ancelotti, ho seguito le traversie avute con il Napoli quest'anno". L'imitatore deve scegliere bene i suoi "bersagli", tra i personaggi sulla cresta dell'onda mediatica. E a volte ci sono contrattempi: "Vi racconto un aneddoto inedito. A maggio 2018, quando Giuseppe Conte fu candidato a premier, ne studiai l'imitazione, feci alcuni video sui social e ordinai una parrucca ad hoc. Poi sembrava che la sua candidatura cadesse nel vuoto, così dovetti disdire l'ordine della parrucca e iniziai a studiare quello che era il papabile alla presidenza del Consiglio. Niente, alla fine fu scelto Giuseppe Conte. Nuova disdetta e fui costretto a ordinare la vecchia parrucca". Piccoli inconvenienti di un passione, quella per le imitazioni, che lo accompagna da quasi 38 anni, dagli esordi in piazza a Rivabella. I primi personaggi erano appunto alcune celebrità del 1982: Enzo Bearzot, Commissario Tecnico della nazionale italiana di calcio che vinse i mondiali; i conduttori televisivi Corrado Mantoni, Mike Bongiorno e soprattutto Raimondo Vianello: "E' stato il personaggio che mi ha fatto fare il salto di qualità". Quando gli chiediamo il nome del suo maestro, Carlo non ha dubbi. Pierfrancesco Pingitore, deus ex machina del Bagaglino: "Mi ha portato davvero in un'altra dimensione, mi ha fatto conoscere al grande pubblico, è stato il mio autore. Con lui ho fatto imitazioni come Carlo, semplicemente con la voce e i gesti, poi ho fatto trasformazioni totali, con parrucche e vestiti. Al Bagaglino in 25 anni abbiamo fatto satira politica, su qualsiasi partito. La satira vera: che fa pensare e ridere, ma che soprattutto non insulta". 

Una televisione diversa

A proposito di televisione, nel 2020 Carlo vestirà ancora i panni da mattatore in serate e anche feste di piazza ("Faccio molte feste patronali, essendo famoso per le mie imitazioni dei Papi, mi affaccio da un balcone sulla piazza e imito Papa Francesco, ovviamente con il massimo garbo e rispetto"), ma confida sempre in una nuova chiamata per il piccolo schermo. "Sono concentratissimo sui miei spettacoli e sulle imitazioni da preparare, da studiare. Ma mi auguro che il 2020 possa portarmi qualche nuova opportunità televisiva". E' un momento storico in cui i programmi comici in televisione non occupano un ruolo di primo piano, con grande rammarico di chi sa portare, con garbo, sorrisi e risate: "Ma è un momento in cui la gente ha poca voglia di ridere, ci sono problemi economici, siamo sommersi da notizie negative. Anche perché va di moda la televisione del dolore. Io vorrei fare un telegiornale solo con le belle notizie, che per fortuna ci sono". Negli ultimi tempi però dilaga al cinema la moda dei remake e dei seguiti di film anni '80 e '90, mentre la televisione recupera programmi storici del passato. Chissà che non ci sia spazio anche per un nuovo show del Bagaglino: "Sarebbe una bella idea. E' una televisione fatta con educazione e professionalità, che credo paghi sempre. Mi auspico che ci sia un ritorno di questa televisione, al posto di questa televisione urlata e insultata, fatta di personaggi senza arte, che hanno a che fare solo con il gossip. Il ritorno agli anni '90 è un segnale. Torna il varietà con il presentatore, con il comico, con l'orchestra. Alla gente piace. C'è la voglia di avere una televisione diversa. Una televisione giusta". 

Carlo Frisi e Rimini: "Siamo ancora la capitale del turismo"

In attesa di sviluppi televisivi, Carlo viaggia in tutt'Italia per i suoi show. La sua residenza, da dodici anni, a seguito di felice matrimonio, è la Repubblica di San Marino. Ma Rimini, sua città d'origine, rimane nel cuore. Non solo perché da Rimini entrò nelle televisioni degli italiani con il programma "Stasera mi butto", condotto dal compianto Gigi Sabani: il campionato degli imitatori, che lo vide vincitore nel 1990. Rimini infatti occupa sempre una parte importante del suo cuore: "E' una bellissima città, divertente d'estate, ma viva anche di inverno. Rimini ha una grande qualità: quella dell'accoglienza al prezzo giusto. E' ancora la capitale del turismo. Quando vado in giro, per l'Italia, e parlo di Rimini e San Marino..tutti le conoscono. Poi quando qualcuno deve creare un evento o aprire un locale da ballo…tutti copiano da Rimini!".

Riccardo Giannini

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