Rimini, da inizio 2023 respinti 90 stranieri. Alcuni in Italia come turisti per lavorare in nero

Il bilancio dell’attività della Polizia di Frontiera all’Aeroporto Fellini

Da inizio 2023 la Polizia di Frontiera all'Aeroporto Fellini di Rimini ha respinto 90 cittadini di paesi terzi, prevalentemente di origine albanese, non in regola con le normative europee per l'ingresso nello spazio Schengen. Alcuni di essi avevano già soggiornato più di 90 giorni in Italia, oltre il limite massimo consentito; alcuni erano intenzionati a entrare in Italia per motivi commerciali o lavorativi, spacciandosi per turisti. Altri sono stati respinti per mancanza di idonee garanzie attestanti scopo e condizioni del soggiorno, di prenotazioni alberghiere o di assicurazioni mediche per il viaggio. E infine c'è chi non ha potuto varcare la frontiera, in quanto pericoloso per ordine e sicurezza pubblica, condannato per un reato ostativo all'ingresso.

L'attività di verifica ha permesso di individuare quattro stranieri in possesso di falsi biglietti aerei: volevano dimostrare l'intenzione di uscire dall'Italia, ma in realtà, a seguito di accertamenti, è emersa la volontà di rimanere in Italia da clandestini. Un cittadino albanese con sè aveva un passaporto con timbri falsi. 

Non sono mancate sanzioni ai titolari di alcune strutture ricettive della Riviera, che hanno dato ospitalità  o impiegato in attività lavorative cittadini stranieri non in regola con il permesso di soggiorno. Infine da segnalare l'arresto di un cittadino iraniano che con un passaporto falso austriaco cercava di imbarcarsi su un volo diretto a Londra. 

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