La famiglia di Bruna Cancio dos Santos, la transessuale brasiliana di 36 anni, che è morta dopo una caduta di 15 metri dal balcone del suo appartamento al sesto piano in via Cariddi a Rimini, sta cercando aiuto finanziario per riportare il suo corpo in patria. La cugina di Bruna, Beatriz Doria, ha dichiarato in un'intervista alla Cnn che sono necessari circa 90.000 real brasiliani. Sabato è stata eseguita l'autopsia sul corpo della donna, ma i risultati definitivi non sono ancora disponibili.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, in collaborazione con la Procura di Rimini, stanno procedendo senza sosta. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire in questa vicenda, che presenta diverse zone d'ombra. I familiari di Bruna escludono categoricamente l'ipotesi del suicidio, ritenendo che sia stata assassinata. La cugina Beatriz sostiene che Bruna stesse pianificando di tornare in Brasile per visitare la famiglia a luglio e afferma che una persona intenzionata a suicidarsi non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ipotizza che Bruna possa essere stata vittima di una rapina finita male. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo e stanno seguendo tutte le piste.
Presto verrà analizzato il telefono di Bruna per individuare gli ultimi contatti che ha avuto. Secondo gli inquirenti, Bruna era appena arrivata a Rimini e praticava l'attività di escort. Continuano le indagini nel mondo della prostituzione alla ricerca di elementi utili per l'inchiesta.