Dissidente russa a Rimini: si vuole laureare ma la burocrazia la blocca
E' la storia di Daria Kryukova che vive a Rimini e studia all'Unibo

E' fuggita in Italia quando è scoppiata la guerra con l'Ucraina perchérischiava il carcere per le sue posizioni anti Putin espresse in un blog. Ora segnala che la burocrazia sta bloccando il suo desiderio di laurearsi. E' la storia di Daria Kryukova, raccontata dalla stampa locale: dissidente russa, originaria di Dubna, 32 anni, vive a Rimini e ha chiesto asilo politico. Già laureata in Sociologia in Russia, ha passato il test in 'Amministrazione e gestione d'impresa'. “Mi sono iscritta e ho già dato 5 esami, ma quando è stato il momento di immatricolarmi, l'Università di Bologna mi ha negato la possibilità“, spiega in una lettera. “Siccome ho richiesto asilo politico, ma a Roma per l'istruttoria ci possono anche mettere da uno a tre anni, il mio permesso di soggiorno non è ritenuto valido per l'immatricolazione. Io sono iscritta e ho dato gli esami, ma la mia carriera universitaria non è attivata. Ma è un paradosso: io in Italia da richiedente asilo posso lavorare e pagare le tasse, ma non posso laurearmi. Ho scritto al rettore, ai professori, alla segreteria della mia facoltà, ma non c'è soluzione. Servirebbe un atto politico di Unibo”. L'ateneo potrebbe immatricolarla condizionando poi la possibilità di laurearsi al responso definitivo sullo status di rifugiata politica. “Ma anche in questo caso non potrebbe laurearsi comunque senza la risposta di Roma”, spiega al Corriere di Bologna Marco Borraccetti, delegato per gli studenti rifugiati e professore associato in Diritto Ue. “La questione che solleva la studentessa è reale e seria: i richiedenti asilo non possono immatricolarsi. Possono iscriversi a qualunque altra scuola di ogni ordine e grado, possono lavorare, ma non possono iscriversi a Unibo“, come ad altri atenei che non hanno scelto la strada dell'immatricolazione “sospesa”, che sono pochi in Italia.