A Ravenna Alessandro Barattoni sindaco al primo turno: il centrosinistra si conferma alla guida della città
Lontani gli sfidanti principali: Nicola Grandi, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, si attesta attorno al 25%

Alessandro Barattoni è il nuovo sindaco di Ravenna. Quando mancano ancora i dati definitivi, le proiezioni delineano con chiarezza un risultato netto: il candidato del Partito Democratico, alla guida di una coalizione in versione campo larghissimo, si afferma al primo turno con un consenso stimato attorno al 57,6%. Un margine che gli consente di superare agilmente la soglia del 50% necessaria per evitare il ballottaggio.
Il successo di Barattoni consolida la continuità amministrativa del centrosinistra in città, raccogliendo l’eredità lasciata da Michele de Pascale, giunto al termine del suo secondo mandato.
Lontani gli sfidanti principali: Nicola Grandi, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, si attesta attorno al 25%, mentre Alvaro Anchisi, candidato della Lega e figura storica della politica locale, si ferma a circa 7%.
Un dato che segna in negativo questa tornata elettorale è l’affluenza alle urne: ha votato soltanto il 49,5% degli aventi diritto, un calo significativo rispetto alle elezioni comunali precedenti, quando si era riconfermato de Pascale. Poco meno di un elettore su due ha dunque espresso la propria preferenza, confermando un trend nazionale di disaffezione al voto, anche in contesti storicamente partecipativi come quello ravennate.
Per Barattoni, già noto per il suo impegno politico e il radicamento nel tessuto cittadino, si apre ora una nuova fase: quella della responsabilità amministrativa. Le sfide non mancano – dal rilancio economico e turistico, alla sostenibilità urbana, fino alla tenuta sociale – ma la partenza è solida e il mandato, almeno in termini elettorali, ha un imprimatur chiaro.