A Santarcangelo doppio appuntamento con la compagnia romagnola Quotidianacom

"Sembra ma non soffro" e "I Greci, gente seria! Come i danzatori" in scena con Roberto Scappin e Paola Vannoni

A cura di Riccardo Giannini Redazione
11 ottobre 2025 12:41
A Santarcangelo doppio appuntamento con la compagnia romagnola Quotidianacom - PH Angelo Maggio
PH Angelo Maggio
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La compagnia romagnola quotidianacom, ovvero Roberto Scappin e Paola Vannoni, presenterà tra ottobre e novembre a Santarcangelo di Romagna due spettacoli rappresentativi del percorso produttivo del duo formatosi a Rimini nel 2003.

In collaborazione con C’entro - Supercinema Santarcangelo è in programma alla Sala Antonioni mercoledì 15 ottobre alle ore 21 Sembra ma non soffro, secondo episodio della Trilogia dell’inesistente.

Il lavoro, ospitato nel 2019 alla Biennale Teatro di Venezia, è un teatro di matrice eminentemente surreale, vicino a certe storiche espressioni di quello che un tempo si chiamava teatro dell’assurdo. I due lavorano sul non-senso, su un bizzarro sradicamento della comunicazione verbale. Ma si tratta di un non-senso che non è affatto privo di senso, e che anzi proprio attraverso la palese insensatezza riesce a esprimere dei significati molto precisi.

Un complesso scenico minimale; due inginocchiatoi bianchi illuminati da neon come un’installazione di Kosuth dove i due attori giocano benissimo il ruolo dell’incertezza, del “mettersi in gioco”, dell’ambiguità gratuita e dell’autocritica. Con il bisturi del sarcasmo alla mano, un’impeccabile geometria fisica, la misuratezza al calibro dei tempi comici, sfidano l’alto dei cieli dal basso della più vivida inerme condizione umana. Semplicemente si parlano, si interrogano, seguendo una maieutica a filo doppio che sa rischiare sul demenziale ma più spesso rasenta l’ineffabile, il poetico.

La produzione Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” 2022 I Greci, gente seria! Come i danzatori sarà in scena mercoledì 12 novembre alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri.

La mente pensa e il corpo danza, o succede il contrario? Non ci si raccapezza. I due attori portano la novità del ballo a spasso per tutto il palco e questo sorprende da parte di chi ha messo l’attore a prova di quasi assoluta stasi; qui si balla alla Gene Kelly a perdifiato, sul crinale tra farsa e performance danzante.

Non trascurare il rapporto tra vita intellettuale e dimensione corporea, porvi rimedio, significa scoprire che anche le fibre muscolari sono capaci di astrazione e possono ottenere ciò che la parola non può raggiungere. La mente però non perde il suo piedistallo: tramite la parola, abracadabra che crea, può agire sul corpo. Il doppiofondo di questo teatro sta tutto nei contrasti che ne sono l’ossatura: la perizia mascherata da gesto goffo, l’ironia celata dietro i volti neutri e un po’ contriti dei due, la voluta fiacchezza della loro presenza in stridente contrasto con il moto continuo dei corpi.

Persino il contesto teatrale e la dimensione scenica sono smascherati, dichiarati strumenti utili a una (non) rassegnata curiosità per l’umano. La cifra del duo romagnolo è sempre riconoscibile: arguta abilità di un dire flemmatico che trasfigura la densità del pensiero in leggerezza devastante.

Le produzioni sono realizzate con il sostegno della Regione Emilia Romagna e Tuttoteatro.com.

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